Protezione solare: gli italiani la trascurano quando fanno sport

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 04/08/2014 Aggiornato il 04/08/2014

Estate: sono ancora parecchi gli italiani a dimenticare che la pelle ha bisogno di protezione solare anche quando si fa movimento

Protezione solare: gli italiani la trascurano quando fanno sport

Sono ancora in molti a pensare che il sole scotta solo quando ci si sdraia sulla spiaggia. È per questo che sono parecchi gli italiani che lasciano la pelle senza protezione solare in diverse occasioni, in particolare quando fanno sport. Un’abitudine da cambiare.

Rischio scottature

Secondo i dati raccolti da uno studio de La Roche-Posay all’interno del progetto My Skincheck for runners l’89% degli intervistati dichiara di mettere la crema solo quando si sdraia al sole e il 79% afferma di non metterla quando fa attività fisica. La conseguenza? Il 54% si scotta.

Gli sportivi i più esposti

Anche facendo sport infatti il pericolo di un’overdose di radiazioni è concreto. Primo perché i raggi colpiscono tutto il corpo, viso compreso, quando ci si muove e poi perché facendo movimento si resta esposti in genere per un tempo piuttosto lungo. Tutti i rischi quindi che si corrono durante un’esposizione “sedentaria”, dalle scottature agli eritemi, dai fastidiosi arrossamenti fino a un invecchiamento precoce della pelle, si presentano anche quando si pratica attività fisica all’aperto se si lascia la pelle senza protezione solare.

Creme sempre e comunque

Il solare serve quindi al mare quando si gioca sulla spiaggia o in acqua, in montagna quando si passeggia e si fa trekking, al lago quando si gioca a golf e a tennis e persino in città nuotando in piscina o correndo in un parco.

Il solare giusto per chi fa attività

Il solare migliore per lo sportivo? Deve avere caratteristiche ben precise. Innanzitutto deve essere facile da applicare e da stendere per poterlo mettere e rimettere con il minimo dispendio di tempo e di attenzione, senza distrarsi dall’attività fisica. Sempre secondo i dati raccolti da La Roche-Posay, infatti, se il 42% di chi non usa il solare mentre fa sport lo fa perché è convinto che muovendosi il sole non scotti, il 17% scansa il gesto per motivi di tempo. Deve anche essere resistente all’acqua e al sudore per evitare che con il movimento la pelle finisca per ritrovarsi senza protezione solare. Il fattore protettivo va calibrato secondo le esigenze della cute, tanto più alto quanto più chiara e sensibile è la pelle. 

In breve

CAPPELLO E OCCHIALI

Altre buone regole dello sport sotto il sole sono indossare sempre il cappello per evitare colpi di caldo e tenere gli occhiali scuri per arginare danni agli occhi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti