Rughe addio: scoperto l’enzima che fa invecchiare la pelle

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 19/04/2016 Aggiornato il 19/04/2016

Potrebbe essere una rivoluzione nel mondo della dermatologia e della cosmetica: scoperto l’enzima che fa invecchiare la pelle. Addio rughe!

Rughe addio: scoperto l’enzima che fa invecchiare la pelle

All’inizio compaiono le rughe più sottili, quelle attorno alle labbra e nella delicata zona del contorno occhi. Poi arrivano i solchi sempre più marcati, sulla fronte, ai lati del naso, sulle guance, e infine le rughe che tolgono definizione all’ovale del viso. Sono i segnali visibili dell’inevitabile processo di invecchiamento della cute legato all’età, ma anche alle continue aggressioni esterne, prima fra tutte quella dei raggi Uv.

Il ruolo chiave dell’enzima Complex II

Ma tra poco forse si potrà dire addio alle rughe: è stato, infatti, scoperto l’enzima che fa invecchiare la pelle e mette in moto il meccanismo che porta il viso e anche il corpo a segnarsi sempre più visibilmente. A isolare per la prima volta l’enzima che fa invecchiare la pelle è stato un gruppo di scienziati inglesi che ha scoperto come l’attività di un particolare enzima metabolico chiave, che si trova nelle cellule epiteliali, diminuisca con il passare del tempo aprendo le porte all’invecchiamento della cute. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sul Journal of Investigative Dermatology e riguardano l’enzima Complex II.

Sotto la lente d’ingrandimento bambini e anziani

L’azione di questo enzima che fa invecchiare la pelle è stata misurata su 27 volontari, tra i 6 e i 72 anni, ai quali sono stati prelevati campioni da un’area di cute protetta dal sole, verificando per la prima volta che nella pelle umana con l’aumentare dell’età si registra una diminuzione specifica dell’attività del Complex II con una conseguente diminuzione dell’energia a disposizione della cute per svolgere al meglio tutti i suoi processi di rigenerazione e rivitalizzazione.

Una rivoluzione per la cosmetica

La ricerca è importante perché ha permesso di individuare un biomarcatore specifico dell’invecchiamento che potrà essere utilizzato per mettere a punto trattamenti anti-invecchiamento e creme cosmetiche mirate proprio a restituire la piena attività dell’enzima Complex II man mano che la pelle invecchia. La speranza è quella di trovare strategie anti-età personalizzate, adattate ai diversi momenti della vita e al tipo di pigmentazione della pelle.

Importante per tutto l’organismo

Un approccio globale all’invecchiamento che se parte dalla pelle si estende poi a tutto l’organismo: la ricerca potrebbe, infatti, anche portare a una migliore comprensione di come invecchiano altri organi, suggerendo la strada per lo sviluppo di farmaci contro alcune malattie legate all’età, incluso il cancro.

 

 
 
 

In breve

LOTTA AI RADICALI LIBERI

Quando il corpo invecchia, infatti, si innesca un meccanismo noto come riduzione della bioenergia che porta a un aumento dei radicali liberi, particolarmente dannosi per la salute. Un processo che si nota visibilmente proprio a livello della cute dove a poco a poco aumentano le rughe e compaiono i primi cedimenti.

.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti