Rughe del viso: una proteina può prevenirle

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 29/05/2019 Aggiornato il 29/05/2019

È stata isolata una proteina in grado di fermare l’invecchiamento cutaneo e quindi di evitare le rughe del viso. Ecco di che cosa si tratta

Rughe del viso: una proteina può prevenirle

Addio definitivo alle rughe del viso? Potrebbe anche essere vero dal momento che i ricercatori della Tokyo Medical and Dental University in Giappone hanno isolato una proteina in grado di mantenere giovane la pelle. Si tratta di una proteina che riveste un ruolo centrale nei processi chiave per la conservazione dei tessuti ma che, con l’avanzare degli anni, diminuisce, rendendo la cute più debole, sottile e meno resistente.

Si può stimolare la produzione della proteina

Il team di esperti ha identificato due sostanze chimiche in grado di indurre la produzione di questa proteina e migliorare la capacità delle cellule staminali di rigenerare il tessuto cutaneo. Come spiegano due scienziati della University of Colorado negli Usa, commentando il lavoro dei colleghi, le cellule dell’epidermide vengono continuamente rinnovate con cellule generate da staminali e altre progenitrici presenti in uno strato profondo, lo strato basale. Tutte queste cellule si uniscono alla membrana basale mediante alcune strutture di ancoraggio composte in buona misura dalla proteina COL17A. I ricercatori hanno verificato che il numero di queste strutture diminuiva con l’età e questo fenomeno si associava a una riduzione dei livelli della proteina, un segno tipico dell’invecchiamento e della comparsa di rughe del viso.

Obbiettivo, la creazione di creme mirate

Come mostrato dagli scienziati, la proteina, che è semplicemente del collagene, è la componente meno stabile delle strutture di ancoraggio che si deteriora facilmente in risposta a diversi tipi di stress fra cui, ad esempio, i danni al Dna causati dall’esposizione ai raggi del sole. Il team ha provato allora a disattivare i geni che codificano la proteina in un piccolo numero di cellule dello strato basale dell’epidermide. La perdita della proteina non faceva altro che scatenare il processo di competizione cellulare, una sorta di selezione naturale fra le cellule: quelle inadatte, cioè con bassi livelli della proteina, venivano espulse e rimpiazzate da cellule più utili, che esprimevano cioè maggiori livelli della proteina. In sostanza ripristinando la produzione della proteina grazie a due sostanze chimiche si permette alle cellule staminali epidermiche di competere all’interno dello strato basale e in parte di mitigare l’invecchiamento cutaneo. Un risultato molto interessante che in futuro potrebbe portare alla creazione di prodotti, creme, sieri e altri trattamenti, in grado di fermare il processo di invecchiamento della cute e mantenerla giovane a lungo.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’invecchiamento della pelle si può prevenire con una serie di attenzioni, prima tra tutte quella di proteggerla da tutte le radiazioni dello spettro solare, in ogni stagione dell’anno.

 

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