Sorriso: che cosa fa macchiare i denti?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 28/07/2020 Aggiornato il 28/07/2020

Tè e caffè non sono i soli imputati quando si tratta di macchiare i denti, intervengono anche molti fattori personali. Ecco quli sono

Sorriso: che cosa fa macchiare i denti?

La colpa, in genere, viene data a loro. Eppure non sono solo il tè e il caffè che possono macchiare i denti. Ci sono anche cattive abitudini che possono fare la loro parte, che non è poi così trascurabile. Un ruolo chiave nei cambi di colorazione dei denti lo giocano ad esempio i batteri presenti nella placca dentale.

Sensibilità personale

Come conferma Alessandro Crea, segretario della SIdP, la Società italiana di parodontologia e implantologia, ci sono molti fattori, di ordine personale, che spiegano perché tra chi fuma, beve vino e caffè ci sono persone con i denti scuri e altre che conservano un sorriso smagliante. Più che quello che si beve infatti, secondo l’esperto, bisognerebbe tenere conto di chi beve. Ci sono infatti alcuni fattori che predispongono alle macchie come ad esempio una superficie dentale più porosa: in questi casi è più facile che i pigmenti ristagnino e che i denti si macchino. Ma non c’è solo questo. Infatti, spiega ancora il dottor Crea, il biofilm dentale costituito dalla placca batterica può assorbire ma anche produrre pigmenti in grado di macchiare i denti.

In caso di parodontite

A incidere è anche la cosiddetta recessione gengivale, ovvero l’esposizione, conseguente ad esempio alla presenza di parodontite, della radice dentale che per sua natura è più incline a trattenere pigmenti e a macchiarsi.

Problemi nel metabolismo del ferro

Uno ancora degli aspetti che può predisporre alla pigmentazione nera è l’elevata concentrazione di ioni ferrici nella saliva. In presenza di disordini del metabolismo del ferro, spiega l’esperto, aumentano la possibilità della presenza di colonie batteriche in grado di macchiare i denti. Recenti studi suggeriscono che contrastare questo dismetabolismo mediante l’assunzione di lattoferrina, un chelante del ferro comunemente presente nella saliva, possa ridurre la presenza delle colonie di batteri del biofilm dei denti e salvare quindi il sorriso.

Tanta vitamina C e lattoferrina

Cosa si può fare allora per evitare di macchiare i denti? Innanzitutto seguire una dieta equilibrata, ricca di vitamina C, che ha un effetto protettivo contro gengiviti e parodontiti, e di lattoferrina contenuta nel latte. E poi vale sempre la buona regola di lavare i denti dopo che si bevono tè e caffè per evitare che il colore rimanendo a lungo a contatto con il tempo finisca per macchiare i denti. Attenzione in ogni caso se compaiono macchie improvvise: potrebbero essere un segnale di un problema di salute o la conseguenza di accumulo di placca e tartaro che richiedono una visita dal dentista per una pulizia, è l’ultimo suggerimento di Crea.

 

 

 

 
 
 

In breve

 

GLI SBIANCANTI PER I DENTI?

Meglio chiedere sempre il parere del dentista prima di usarli.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti