Sudore: ecco perché puzza

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 12/09/2018 Aggiornato il 12/09/2018

Scoperto il meccanismo del cattivo odore del sudore, sarà più facile mettere a punto deodoranti più efficaci

Sudore: ecco perché puzza

Il sudore, o meglio il cattivo odore che produce, da oggi fa un po’ meno paura. È stato infatti scoperto di recente uno dei punti chiave del processo che porta le molecole inodore, prodotte dalle ascelle con il sudore, a trasformarsi in sostanze chimiche volatili dall’aroma aspro, pungente, davvero poco gradevole all’olfatto. Lo studio, che potrebbe portare alla creazione di deodoranti di nuova generazione, decisamente più efficaci e insieme rispettosi dell’equilibrio cutaneo, è stato condotto dai ricercatori dell’Università di York e pubblicato sulla rivista ELife.

Colpa di una proteina

Lo stesso gruppo di studiosi aveva precedentemente scoperto che un piccolo gruppo di batteri della specie dello stafilococco sarebbe il responsabile dell’odore poco piacevole che spesso si accompagna alla produzione del sudore, soprattutto se abbondante. Quello che non era chiaro fino a oggi è come questi batteri riuscissero a trasformare le molecole da inodori a puzzolenti. Un processo che ora sembra essere un po’ più chiaro, dal momento che è stato decifrato il primo passaggio: è stata infatti identificata e analizzata in dettaglio la struttura molecolare di una proteina “trasportatrice” che permette ai batteri di riconoscere e inghiottire i composti inodore del sudore.

I limiti dei deodoranti

Le ascelle rappresentano una nicchia unica, dove i batteri possono proliferare: molti deodoranti oggi in commercio inibiscono e uccidono gran parte dei batteri presenti per prevenire i cattivi odori, ma in realtà solo una piccola parte di loro è in grado di provocare cattivi odori. L’aver individuato la struttura di questa proteina permetterà in futuro di sviluppare nuovi tipi di deodoranti capaci di bloccarne il funzionamento assicurando così una freschezza a lunga durata.

Le buone abitudini

Nel frattempo contro il cattivo odore valgono sempre i vecchi ma efficaci accorgimenti. Primo quello di eliminare i peli sotto le ascelle che trattenendo il sudore favoriscono la formazione dei cattivi odori. Buona regola poi è quella di lavare con cura le ascelle con un detergente delicato per non impoverire la pelle, anche più volte al giorno e sempre prima di applicare il deodorante. Attenzione infine a quello che si indossa: abiti in tessuti sintetici che non lasciano traspirare la pelle favoriscono la produzione del sudore e la comparsa dei cattivi odori.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Tra i vari deodoranti disponibili è meglio evitare quelli che bloccano la sudorazione con sali di alluminio: soprattutto in momenti delicati come la gravidanza possono rappresentare una possibile fonte di arrossamenti e irritazioni.

 

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