Tacchi alti: croce e delizia

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 21/08/2015 Aggiornato il 21/08/2015

Cresce il numero di donne che accusa dolori per i tacchi alti. Ma la moda sembra più forte del male

Tacchi alti: croce e delizia

Le donne che accusano dolori per via dei tacchi alti sono sempre di più. Secondo i dati allarmanti raccolti dall’Health and Social Care Information Center del Regno Unito in dieci anni è più che raddoppiato il numero di donne che soffrono di dolori, anche intensi, legati all’uso di calzature con i tacchi alti.

Un disturbo particolare

Dal 2004, infatti, la percentuale di donne che soffrono di neuroma di Morton è aumentato del 115 per cento. Si tratta di un disturbo ortopedico che coinvolge uno dei nervi che attraversano il piede. Chi ne è affetta, sviluppa tessuto fibroso intorno al nervo, condizione che determina la comparsa di forti dolori. Si stima che le donne siano dieci volte più a rischio rispetto agli uomini. Da qui è nata prima l’idea e poi la certezza che possa esserci un collegamento diretto con le scarpe e in particolare con quelle con i tacchi alti.

 

A volta bisogna operare

 

Andrew Craig, ricercatore ortopedico della Bradford Teaching Hospitals Foundation Trust, ha studiato 40 pazienti con neuroma di Morton, verificando che l’utilizzo degli stiletti incide in maniera diretta sulla comparsa del disturbo, che a volte può essere risolto con l’uso di solette ma che spesso richiede invece un intervento chirurgico per rimuovere completamente il nervo compresso.

Solo per occasioni speciali

Per evitare i dolori la miglior soluzione rimane naturalmente quella di scendere dai tacchi alti. Non occorre però buttare tutte le scarpe con un tacco che supera i sei centimetri: basta semplicemente limitarsi a metterle nelle occasioni speciali, non tutti i giorni in modo che i piedi risentano il meno possibile delle altezze vertiginose. Del resto, l’utilizzo dei tacchi non determina solo la comparsa di un quadro doloroso a volte molto intenso; gli stiletti impediscono il corretto appoggio del piede e ostacolano quindi il buon funzionamento della circolazione accentuando gonfiori e cellulite. Camminare sui tacchi alti poi fa male non solo ai piedi ma anche alla schiena che assume curvature non naturali. Per evitare tutti questi problemi non resta quindi che decidere per calzature comode con un tacco che non supera i tre-quattro centimetri. Attenzione però: anche le scarpe rasoterra sono sotto accusa: anche se non fanno male ai piedi, ostacolano la circolazione al pari dei tacchi alti e costringono la schiena a sforzi non naturali durante la camminata.

 

 

 
 
 

In breve

I TRUCCHI CHE AIUTANO

Serata sui tacchi? Portate con voi un paio di scarpe comode in modo da poter togliere gli stiletti il prima possibile. Al rientro poi fate un bagno con un prodotto defatigante e sollevate i piedi per una decina di minuti per far circolare meglio il sangue.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti