Tatuaggi: sempre più italiani con i “decor” sulla pelle

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 21/10/2015 Aggiornato il 21/10/2015

È in costante crescita il numero degli italiani con i tatuaggi sul corpo. Attenzione ai rischi

Tatuaggi: sempre più italiani con i “decor” sulla pelle

Cresce il numero degli italiani con i tatuaggi. Lo confermano i dati dell’Istituto superiore di sanità che hanno rilevato che circa tredici italiani su cento hanno un tatuaggio. Dei quasi sette milioni di italiani tatuati il 13,8 % sono donne, l’11,7% uomini e a sorpresa l’7,7% sono minorenni.

Un esercito di tatuati

Secondo gli esperti proprio perché cresce di continuo il numero di italiani con i tatuaggi è fondamentale osservare il fenomeno con attenzione per poter formulare una normativa specifica che assicuri massima sicurezza a chi decide di tatuarsi. Secondo i dati elaborati dall’ONDICO, l’Organismo Notificato Dispositivi e Cosmetici dell’Istituto superiore di sanità, il primo tatuaggio viene effettuato a 25 anni, ma il numero maggiore di tatuati riguarda la fascia d’età tra i 35 e i 44 anni (29,9%). Circa 1.500.000 persone, invece, hanno tra i 25 e i 34 anni.

In aumento anche i pentiti

La maggior parte è soddisfatta del tatuaggio (il 92,2%), tuttavia un’elevata percentuale di tatuati, ben il 17,2%, ha dichiarato di voler rimuovere il proprio tatuaggio e di questi il 4,3% l’ha già fatto. Gli uomini preferiscono tatuarsi braccia, spalla e gambe, le donne soprattutto schiena, piedi e caviglie. Un tatuato su quattro (25,1%) risiede nel Nord Italia, il 30,7% ha una laurea e il 63,1 % lavora. Il 76,1% dei tatuati si è rivolto ad un centro specializzato e il 9,1% a un centro estetico, ma ben il 13,4% lo ha fatto al di fuori dei centri autorizzati.

Servono regole di sicurezza

Questo ultimo dato è il più preoccupante perché può costituire un elevato fattore di rischio. Capire chi si tatua e dove, come lo fa e con quale consapevolezza è molto importante per gli esperti proprio per comprendere meglio i problemi connessi a questa pratica e stabilire di quali regole ci sia bisogno perché sia effettuata in piena sicurezza. Sempre secondo i dati il 22% di chi si è rivolto a un centro non ha firmato il consenso informato che è invece molto importante, considerato anche che una fetta consistente delle persone tatuate è rappresentata da minori che potrebbero farlo solo con il consenso dei genitori.

Le complicanze più frequenti

Proprio perché cresce il numero degli italiani con i tatuaggi deve crescere anche l’informazione su questa pratica e sulle regole da rispettare perché non sia pericolosa.  Secondo i dati dell’indagine, infatti, il 3,3% dei tatuati dichiara di aver avuto complicanze o reazioni come dolore, granulomi, ispessimento della pelle, reazioni allergiche, infezioni e pus. Solo il 12,1% si è rivolto però a un dermatologo, il 9,2% al medico di famiglia, il 27,4% al proprio tatuatore, ma più della metà (il 51,3%) non ha consultato nessuno. 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Solo il 58,2% degli intervistati è informato sui rischi, percentuale che scende al 41,7% quando si parla di informazione sulle controindicazioni alla pratica del tatuaggio.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti