Tinture e cancro: nuovi studi ma nessun allarmismo

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 30/01/2020 Aggiornato il 30/01/2020

Recenti ricerche mettono nuovamente in relazione l’uso delle tinture con un aumento del rischio di contrarre il cancro al seno. Ma servono conferme

Tinture e cancro: nuovi studi ma nessun allarmismo

La questione parte nel 2017, quando il chirurgo della mammella Kegah Mokbel , esperto di cancro al seno, dopo aver analizzato otto studi in materia effettuati a partire dal 1980, giunge alla conclusione che il rischio di ammalarsi aumenterebbe del 19% nelle donne che fanno uso mensile delle tinture per capelli. Lo stesso Mokbel comunque sostiene che il dato necessita di ulteriori studi per essere confermato.

Molto nodi da sciogliere

Ancora oggi la questione rimane molto controversa. Innanzitutto perché dal 1980 a oggi la composizione delle tinture è cambiata, escludendo sempre più sostanze potenzialmente tossiche. A riaccendere il dibattito, però, è ora un nuovo studio del National Institutes of Health pubblicato su International Journal of Cancer e condotto per dieci anni su un campione di quasi 50 mila donne nell’ambito di un più ampio progetto volto a valutare il rischio di sviluppare un cancro al seno nelle donne che hanno avuto una sorella malata. Il primo dato da tener presente quindi è che si tratta di un campione possibilmente più a rischio rispetto a donne che non hanno avuto sorelle malate. Secondo i risultati ottenuti l’uso delle tinture risulterebbe associato a un aumento del 7% del rischio di ammalarsi di cancro al seno, anche se non viene individuata la ragione di questo incremento.

Chi rischia di più

Il gruppo a più alto rischio è risultato  quello delle donne afro-americane, per le quali le possibilità di contrarre il cancro al seno aumentano del 45% facendo uso di tinture permanenti e del 15% ricorrendo a quelle semi-permanenti. Anche l’utilizzo di prodotti liscianti, molto apprezzati dalla comunità afro-americana, ha fatto registrare un aumento del 18% delle possibilità di contrarre il cancro al seno sempre nelle donne di colore. Ovviamente questi dati hanno sollevato molte preoccupazioni ma secondo gli esperti non sono sufficienti per bandire del tutto l’uso delle tinte.

Da noi norme più restrittive

Lo studio presenta infatti alcuni limiti: 1) il campione esaminato è rappresentato da donne con familiarità e quindi maggiormente esposte al rischio di ammalarsi; 2) lo studio è stato condotto negli Stati Uniti dove la legislazione in materia di cosmetici è molto più permissiva e la concentrazione di sostanze potenzialmente tossiche nell’aria più elevata, due elementi che possono aumentare i rischi di cancro; 3) nello studio non è stato possibile poi registrare la composizione esatta delle tinture usate e questo impedisce di fare ipotesi su eventuali sostanze cancerogene e sul loro meccanismo di azione.

 

 

 
 
 

Da sapere!

È importante evitare inutili allarmismi: le tinture si possono usare purché si ricorra solo a prodotti di qualità e si rispettino con attenzione le istruzioni di utilizzo. Per essere ancora più tranquille, una buona regola può essere quella di tingere i capelli quando necessario, evitando continui cambi di colore.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti