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Un tempo ci si andava solo per curare i denti. Oggi invece dal dentista si fanno anche trattamenti per il viso. Dalle iniezioni di botulino che spianano le rughe ai filler che rimpolpano e ridisegnano, il menù dei trattamenti di medicina estetica che si possono fare sulla poltrona del dentista è molto ampio.
In barba alla crisi
I numeri a disposizione confermano la tendenza: metà dei trattamenti per il viso si fanno proprio dal dentista, secondo un sondaggio dell’Accademia italiana di odontoiatria potesica condotto su 800 persone e circa altrettanti dentisti. Sempre secondo le stime sarebbero circa un milione e 150 mila le persone che vorrebbero sottoporsi a trattamenti di medicina estetica che interessano la zona inferiore del volto e in particolare la bocca. La crisi economica, infatti, non spegne la voglia di migliorare l’aspetto del viso e di frenare i segni del tempo, senza il bisturi però ma solo con trattamenti di medicina estetica, meno impegnativi sia come tempi sia come costi.
Sempre più competenze
È normale, quindi, che chi ha questo interesse si rivolga al dentista, un professionista che negli ultimi tempi ha ampliato le sue competenze focalizzando l’attenzione non più solo sulla salute dei denti ma anche sull’estetica del sorriso. Sempre secondo i dati emersi dal sondaggio, il 47% degli intervistati è favorevole alla medicina estetica per eliminare i piccoli difetti del volto e il 37% è d’accordo sul fatto che il dentista proponga ed esegua nel suo studio questo tipo di trattamenti. Il 4,5% degli intervistati ha eseguito uno o più trattamenti di medicina estetica e di questi il 50% lo ha fatto proprio dal dentista, il 25% da un altro specialista e il 25% nei centri estetici.
Attenzione sempre alla sicurezza
Come sempre quando si parla di medicina estetica è importante in ogni caso prendere le dovute precauzioni: sia per i trattamenti che si fanno dal dentista sia per quelli eseguiti da altri specialisti, è bene sempre accertarsi della competenza dell’operatore per evitare di correre il rischio di peggiorare la condizione del viso, anziché migliorarla.