Viso arrossato: non è solo un problema estetico

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 20/11/2018 Aggiornato il 21/11/2018

Da molti il rossore che compare sul viso viene considerato solo un problema estetico. Non è così. Ecco perché non va sottovalutato né trascurato

Viso arrossato: non è solo un problema estetico

Il rossore al viso non è solo un problema estetico: può essere, infatti, il segnale di disturbi della pelle che richiedono l’intervento del dermatologo. 

I vasi sanguigni si dilatano

Il rossore che appare sul viso o su qualsiasi altra zona del corpo, non è solo un problema estetico, perché nasce da un’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni del derma con un conseguente relativo maggiore afflusso di sangue nella pelle che, nel tempo, può portare a numerosi problemi che vanno dall’invecchiamento precoce a vere e proprie malattie come eritrosi, couperose e rosacea. Per questo motivo è importante non sottovalutare questo sintomo e rivolgersi al dermatologo quando è presente.

Meno ossigeno alle cellule

Quando i capillari si dilatano troppo, la velocità di scorrimento del sangue tende a diminuire e le cellule cutanee, meno ossigenate, rallentano il loro metabolismo. Questo porta a una minore produzione di collagene ed elastina e a un conseguente invecchiamento precoce della pelle. La dilatazione dei capillari causa, inoltre, un ristagno e provoca un aumento della temperatura superficiale e una maggiore stimolazione delle ghiandole sebacee e sudoripare, situazioni che favoriscono l’eccessiva crescita di acari (come il Demodex folliculorum) ritenuti corresponsabili di rossori persistenti, eritrosi e della rosacea, una delle condizioni patologiche associate al rossore che in Italia affligge oltre 3 milioni di persone.

Serve il dermatologo

Questo spiega con chiarezza perché non si può considerare il rossore solo un problema estetico affrontandolo subito con l’aiuto di un dermatologo perché non peggiori. Questo anche per via del forte impatto che il rossore al viso provoca nelle persone che ne sono affette. Un recente studio internazionale pubblicato sulla rivista Dermatology & Therapy condotto su 6.831 persone affette da rosacea ha dimostrato, infatti, che questa condizione ha una significativa influenza a livello emozionale (77%), provoca imbarazzo (46%) fino a una vera depressione (22%). La ricerca sottolinea come le persone con eritema facciale debbano affrontare non solo sintomi fisici, ma anche sfide psicologiche, che includono il pregiudizio e una percezione negativa, che possono causare uno stress costante.

Come intervenire

Sono disponibili diverse terapie per ridurre il rossore associato alla rosacea come la brimonidina, che agisce attraverso la vasocostrizione cutanea diretta, o la doxiciclina, un antibiotico che ha dimostrato potenti proprietà antinfiammatorie, ma che nella terapia della rosacea si utilizza a dosi inferiori e a rilascio prolungato proprio per non alimentare l’antibiotico resistenza.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Da settembre è, inoltre, disponibile in Italia un nuovo trattamento per la rosacea a base di ivermectina, una molecola innovativa dalle proprietà antiinfiammatorie e antiparassitarie (il cui impiego per il trattamento della malaria è valso il Premio Nobel per la Medicina di quest’anno ai ricercatori che lo hanno scoperto) che ha rivoluzionato il trattamento della rosacea papulo-pustolosa.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti