Vitamina C: in inverno ne serve di più

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 17/01/2014 Aggiornato il 17/01/2014

  La vitamina C è essenziale per il nostro organismo che non è in grado di produrla autonomamente; diventa perciò fondamentale essere certi di assumerne la giusta dose dagli alimenti

Vitamina C: in inverno ne serve di più

 

Che la vitamina C sia importante non è una novità! A confermarlo nuovamente è una recente ricerca fatta dall’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, condotta su un campione di circa 7600 italiani. Il risultato è stato che in inverno gli italiani diminuiscono il consumo di frutta e verdura, non soddisfacendo il fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamina C. Ma, in assenza di un adeguato apporto di vitamina C “a tavola”, la nostra salute è più esposta ai “mali” tipici della stagione invernale come il raffreddore e l’influenza.

Le mille virtù della vitamina C

È fondamentale perché:

·      Rinforza le difese immunitarie contro le infezioni;

·      Aiuta a combattere l’anemia da carenza di ferro, detta anemia sideropenica, potenziando l’assorbimento del ferro;

·      Protegge dai pericolosi radicali liberi, responsabili dello sviluppo di varie malattie, comprese quelle cardiovascolari e i tumori.

·      Interviene nella formazione del collagene, essenziale per la salute di ossa, denti, gengive, pelle e vasi sanguigni.

La giusta dose

Bastano due kiwi, un’arancia o una bella porzione di fragole o spinaci crudi per coprire il fabbisogno giornaliero raccomandato che, per gli uomini oltre i 18 anni è pari a 105 mg, per le donne 85 mg al giorno. Di sicuro chi fuma deve introdurne di più, visto che la sigaretta riduce i livelli nel sangue di Vitamina C.

Si deteriora facilmente

La vitamina C è solubile in acqua e sensibile al calore. Per salvaguardarla, allora, bisogna innanzitutto mangiare ogni giorno anche frutta e verdura cruda, ben lavata ma non lasciata a bagno a lungo. La cottura va fatta in poca acqua già bollente o, ancor meglio, al vapore o al microonde, solo per il tempo necessario.

Dove trovarla

È presente negli alimenti di origine vegetale, in particolare ne sono ricchi i ribes (200 mg per 100 g di prodotto), il prezzemolo (162 mg/100g), i peperoni (150 mg/100 g), le cime di rapa (110 mg/100 g), i kiwi (85 mg/100 g), i cavolini di bruxelles (81 mg/100), le fragole e gli spinaci (54 mg/100), le arance e i limoni (50 mg/100g) i mandarini (42 mg/100 g) e i lamponi (25 mg/100 g). Naturalmente è importante che questi vegetali vengano consumati freschi e non dopo essere stati conservati in frigo per più di una settimana, in quanto la vitamina C è instabile anche alla luce e all’ossigeno.

In breve

NON SOLO SPREMUTE

Forse non tutti sanno che la vitamina C contenuta negli agrumi è più concentrata nell’albedo (lo strato bianco all’interno della buccia) che nella polpa. Conviene quindi mangiare i frutti interi anziché sotto forma di spremute.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti