Come non far cadere i capelli dopo il parto?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 18/01/2023 Aggiornato il 18/01/2023

Succede spesso al cambio di stagione a tutte, ma soprattutto alle mamme che hanno appena avuto un bebè. Passare subito all'azione con rimedi effi-caci e sicuri aiuta a prevenire la perdita dei capelli dopo il parto

entro certi limiti la caduta dei capelli dopo il parto è normale

La perdita di capelli dopo il parto, soprattutto in concomitanza con il cambio di stagione, è un problema transitorio che in genere rientra in tempi rapidi e senza conseguenze, purché si adottino tempestivamente le giuste contromisure. Non a caso si parla di telogen effluvium, termine con il quale si indica una perdita di capelli più copiosa del consueto che può essere “cronica” quando non ha una causa precisa e porta a un progressivo diradarsi della chioma, ma anche “acuta” come quella che si manifesta appunto nel post-partum e che va considerata un evento provvisorio proprio perché legata a uno stress forte come l’attesa, la nascita del bebè e l’allattamento.

È chiaro comunque che qualora non si riescano a ristabilire velocemente gli equilibri precedenti alla gravidanza, cioè se la caduta dei capelli dopo il parto non si riassesta dopo 12-18 mesi, è sempre opportuno consultare uno specialista, l’unico in grado di valutare con precisione la situazione e suggerire le opportune contromisure da adottare.

Quanti capelli si perdono al giorno?

I00. Tanti sono i capelli che fisiologicamente cadono ogni giorno. Eppure una persona su tre, prima o poi, nel corso della vita accusa un problema di indebolimento e caduta, condizione che non viene vissuta solo come un problema di ordine puramente estetico, ma che finisce per avere importanti risvolti emotivi. Quando la conta dei capelli sul cuscino e nella spazzola comincia a salire, è facile farsi prendere dall’ansia. Se preoccuparsi, però, è lecito, allarmarsi è del tutto inutile: un indebolimento dei capelli è naturale all’arrivo dell’autunno e lo è ancora di più per le mamme che hanno appena avuto un bebè, visto che gravidanza, parto e allattamento, togliendo forza all’intero organismo, compromettono anche la vitalità della chioma.

Come cambiano i capelli dopo la gravidanza?

I capelli cominciano in genere a indebolirsi e a cadere in modo più consistente del solito tre-quattro mesi dopo il parto. La colpa è tutta degli ormoni: se durante l’attesa, infatti, gli estrogeni mantengono i follicoli in piena attività dando forza alla chioma, il brusco crollo dei livelli ormonali e il contemporaneo aumento della prolattina(ormone che regola la produzione di latte) che si verificano alla nascita del piccolo interrompe l’attività del follicolo. Le variazioni ormonali interessano tutte le neo-mamme, ma in alcune situazioni subentrano anche altre cause che possono portare il problema della caduta a diventare più significativo.

Stress 

Lo stress fisico e mentale che caratterizzano la fase del post-partum, per esempio, possono generare in alcune donne una condizione di ansia e frustrazione che incide in maniera diretta sulla forza del bulbo. I follicoli piliferi, infatti, sono a contatto con le fibre nervose e reagiscono a particolari neuro mediatori che, in condizioni ottimali, regolano la crescita dei capelli. Stanchezza, ansia e depressione alterano in maniera significativa i livelli di questi neuromediatori con conseguenze dirette sulla forza della capigliatura.

Sonno

Dormire poco e magari in orari non consueti, proprio come può succedere quando arriva un bebè, altera i naturali ritmi del corpo con riflessi diretti sulla pienezza della chioma.

Ferro e tiroide

Sono maggiormente soggette alla caduta le donne che soffrono di anemia, visto che il ferro è fondamentale per dare forza ai capelli, e quelle che presentano disfunzioni ormonali legate, per esempio, a problemi di tiroide.  

Quando si perdono di più i capelli dopo il parto?

È esperienza comune che i capelli cadono più copiosi dopo l’estate(). Si tratta di un processo del tutto normale che si presenta, sia pur in misura minore, quando dall’inverno si passa alla primavera. La ragione principale è da trovare nelle differenze di luminosità nel corso delle giornate che portano verso l’autunno e che influenzano la produzione di ormoni, in particolare gli androgeni, legati in maniera diretta alla caduta dei capelli.

Nei mesi estivi poi la quantità di capelli in fase di crescita (la cosiddetta fase anagen) è maggiore e maggiore è anche la loro velocità di crescita; questo comporta un aumento del numero di capelli che raggiungono la fase terminale e che, a distanza di qualche mese, quindi proprio in autunno, finiscono fisiologicamente per cadere.

Vanno poi considerati anche le prolungate esposizioni al sole, il caldo, l’umidità e la sudorazione abbondante che possono contribuire a indebolire la struttura dei capelli. I raggi solari, in particolare, scatenano la produzione di radicali liberi, molecole tossiche capaci di danneggiare e invecchiare precocemente il bulbo, favorendo così la caduta dei capelli.

Da non trascurare, infine, il fatto che il rientro dalle vacanze, insieme alla ripresa delle normali attività quotidiane, coincide per molti con un periodo di stress che può diventare ancora più significativo se è appena nato un bebè con risvolti negativi sulla forza della chioma.

Come rinforzare i capelli dopo il parto?

Anche se il problema della caduta è temporaneo, affrontarlo subito evita che, continuando nel tempo, peggiori fino a portare a un diradamento significativo e visibile della chioma. Per questo è utile ricorrere tempestivamente a formulazioni mirate che aiutino il cuoio capelluto a ritrovare l’equilibrio necessario. Lozioni, fiale e sieri impiegano complessi vitaminici, in particolare vitamine B5, E e PP, oligoelementi, sali minerali e aminoacidi (cistina, biotina e metionina) capaci di fornire nuova energia al bulbo per favorire la crescita di capelli sani e più forti. Sostanze come l’aminexil ancorano il bulbo al cuoio capelluto, l’adenosina e il guaranà  danno nuova energia, derivati proteici rinforzano la cheratina della fibra capillare, zuccheri come il ramnosio migliorano la qualità del cuoio capelluto, estratti vegetali di achillea, lupino bianco, salvia, kigelia africana, ginkgo biloba, arnica, elicriso, vite rossa, ortica, ippocastano e capelvenere agiscono in direzioni diverse per proteggere, stimolare la microcircolazione, dare ossigeno, nutrimento e vitalità.

Come curare i capelli dopo il parto?

I trattamenti rinforzanti hanno tempi di impiego  e di azione diversi: alcuni prodotti agiscono in trenta giorni con un’applicazione giornaliera, altri richiedono almeno due mesi per dare risultati, con una frequenza di utilizzo di due- tre volte alla settimana.

In ogni caso, quello che conta è la regolarità: per avere buoni risultati i prodotti vanno usati con la frequenza consigliata, applicandoli sempre sul cuoio capelluto pulito, meglio se accompagnando l’applicazione con un delicato massaggio che ne favorisce la penetrazione e in più, stimolando l’afflusso di sangue, migliora la nutrizione del bulbo. Ecco come procedere: appoggiare entrambe le mani con le dita aperte a rastrello sul cuoio capelluto all’altezza della nuca ed eseguire piccole pressioni rotatorie in modo da far “scorrere” la pelle sulla testa. Infine, risalire via via verso la fronte, proseguendo con il massaggio per almeno un minuto.

 

Cosa usare per i capelli in allattamento?

 

Sono in molte a pensare che lavare spesso i capelli possa indebolirli. Niente di più sbagliato: impurità, sebo e smog soffocano il bulbo e possono peggiorare la condizione di fragilità della chioma. Meglio, quindi, lavare spesso la testa, rispettando le proprie necessità, a patto che si usi uno shampoo delicato per non impoverire ulteriormente il capello. Ideale è puntare su una formula anti-caduta che contiene sostanze trattanti come le ceramidi, le vitamine del gruppo B, gli oligoelementi (soprattutto zinco, rame e magnesio), gli aminoacidi e particolari estratti vegetali, capaci di  offrire un’azione energizzante e tonificante preziosa per dare vitalità al bulbo e stimolare la crescita di capelli più forti.

Balsamo e maschera

Per dare energia e forza ai capelli dopo lo shampoo si può usare un balsamo rigenerante da sostituire, almeno una volta alla settimana, con una maschera a base di principi attivi come l’aminexil, gli oli vegetali e alcuni estratti selezionati che hanno un’azione rinvigorente sul fusto, dalla radice alle punte, utile per evitare rotture e caduta. Sono sufficienti un paio di noci di prodotto da distribuire sulle lunghezze aiutandosi con le dita, lasciando agire la maschera per almeno tre-quattro minuti, meglio se avvolgendo la testa in una salvietta bagnata di acqua molto calda, in modo che il calore faccia penetrare a fondo i principi attivi, per poi togliere il tutto con un risciacquo prolungato.  Due-tre volte alla settimana si può applicare una maschera fatta in casa a base di polpa di avocado schiacciato da applicare mezz’ora prima dello shampoo.

 

 

 
 
 

In sintesi

Cosa non fare ai capelli dopo il parto?

Dopo il lavaggio occorre fare attenzione a non strofinare troppo i capelli con l’asciugamano perché si può rischiare di spezzarli. Meglio evitare anche di pettinarli da bagnati perché sono ancora ancora più fragili e soggetti a spezzarsi: meglio, comunque, utilizzare un pettine di legno a denti larghi.  

Evitare il phon troppo caldo e appena possibile lasciare asciugare i capelli all’aria, visto che il calore eccessivo li indebolisce e sfibra;  no tassativo poi a piastre e a ferri per onde e ricci che disidratano e indeboliscono. Se si impiegano prodotti per lo styling, è meglio procedere sempre a un lavaggio la sera per evitare che i residui “soffochino” il bulbo togliendo ossigenazione e forza. Utilizzare infine, spazzole in setole morbide che aiutano a tenere a posto i capelli senza romperli e strapparli

Quali integratori prendere per i capelli dopo il parto?

Anche le giuste scelte a tavola possono essere d’aiuto per preservare la forza e la vitalità della chioma. I cibi più efficaci in questa direzione sono i legumi  fonte privilegiata di biotina), la frutta secca (ricca di rame e zinco minerali importanti per potenziare la ricrescita), le verdure (che forniscono vitamine e oligoelementi capaci di regalare lucentezza), la carne (che apporta il ferro fondamentale per trasportare ossigeno e dare forza ai bulbi), i frutti di bosco ( grazie ai flavonoidi, favoriscono l’ossigenazione del cuoio capelluto).

Al termine dell’allattamento si può assumere un integratore specifico: aminoacidi solforati, in particolare metionina, biotina e cistina, acido folico, taurina, glucosamina, zinco, rame e selenio, estratti vegetali di ortica, miglio e bambù, vitamine come la E, la D3 e quelle del gruppo B favoriscono la vitalità del bulbo, contrastano i radicali liberi, danno nutrimento al capello e rendono la chioma più forte e brillante. Per la modalità di assunzione dell’integratore è sempre opportuno chiedere consiglio al dermatologo o al farmacista.

 

 

Fonti / Bibliografia

  • Il Telogen Effluvio - Società Italiana di TricologiaIL TELOGEN EFFLUVIODott. Andrea. MarlianiFirenze            Il termine di “effluvio” o “effluvium” indica quei casi in cui la caduta di capelli è numericamente molto elevata (anche molte centinaia di capelli al giorno) e qualitativamente omogenea come fase del ciclo (tutti capelli cadono in telogen maturo, in anagen distrofico, in catagen 1 ecc).
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