Abbuffate e memoria: relazione pericolosa!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/10/2017 Aggiornato il 30/10/2017

Le abbuffate di cibo hanno tante ripercussioni negative, tra cui, sembra, anche un calo della memoria. Parola di scienziati

Abbuffate e memoria: relazione pericolosa!

Le abbuffate, cioè ingurgitare cibo senza riuscire a fermarsi prima di averne inghiottito fino a star male, potrebbe avere ripercussioni negative non solo per quanto riguarda il peso, ma anche in relazione alla memoria. Lo ha evidenziato uno studio condotto dall’Università della California Meridionale, a Los Angeles.

Memoria del passato a rischio

La ricerca che ha portato a questa conclusione è stata effettuata coinvolgendo 93 persone con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. A ciascun partecipante è stato proposto un questionario volto a raccogliere informazioni sia sul rapporto instaurato col cibo sia sulla capacità di richiamare alla mente episodi del passato. Lo scopo era stabilire una relazione tra memoria e abitudini alimentari. Così è stato possibile appurare che questa correlazione non solo esiste, ma addirittura chi ha un disturbo del comportamento alimentare, caratterizzato dalle abbuffate, tende anche a ricordare il passato con maggiore fatica.  

Un pericoloso circolo vizioso

Il risultato ottenuto ha suggerito agli scienziati l’ipotesi che le persone che iniziano a fare abbuffate di cibo rimangano intrappolate in un circolo vizioso difficile da spezzare, causato proprio dalle conseguenze che l’assunzione compulsiva di cibo determina sulla memoria. In sintesi: abbuffarsi sfuma i ricordi e se ci si dimentica di quanto succede in seguito a un’abbuffata (avere nausea, per esempio, o prendere molto peso in poco tempo), diventa più facile reiterare il comportamento bulimico.

 

 

 
 
 

Da sapere

 

CHIEDERE AIUTO

Chi si trova alle prese con l’impulso incontrollabile di mangiare irragionevoli quantità di cibo, spinto dalla rabbia, dalla tristezza, dallo stress, ha dunque una ragione in più per affidarsi a uno specialista. Anche in alcune  strutture pubbliche sono attivi i Centri per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare, dove è possibile trovare un valido aiuto.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti