App per dimagrire: funzionano davvero?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/11/2016 Aggiornato il 16/11/2016

Inutile illudersi: la soluzione migliore resta la dieta. Le app per dimagrire, infatti, sarebbero meno efficaci del previsto. Ecco perché

App per dimagrire: funzionano davvero?

Ormai ne esistono di ogni tipo, da quelle per semplificare l’organizzazione quotidiana a quelle per seguire la gravidanza, fino a quelle per combattere lo stress. E non potevano mancare le app per dimagrire: strumenti che, almeno sulla carta, sono preziosissimi visto che promettono di rendere meno difficoltosa una lotta, quella ai chili di troppo, che spesso è impegnativa e complessa. Nella realtà, però, le cose sarebbero molto diverse: secondo un recente studio americano, infatti, le app per dimagrire non sono particolarmente efficaci e non possono competere nemmeno lontanamente con una dieta personalizzata.

Lo studio su 500 persone sovrappeso

La ricerca che ha messo in discussione l’utilità delle app per dimagrire è stata condotta da un team di ricercatori americani, dell’università di Pittsburgh, ed è stata pubblicata sul The Journal of the American Medical Association. Complessivamente ha coinvolto 500 persone sovrappeso. Tutte sono state incluse in un programma di dimagrimento, durato due anni e basato su una dieta ipocalorica, un’attività fisica costante e una consulenza di gruppo settimanale. Dopo sei mesi, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: al primo è stato chiesto di auto-monitorare la perdita di peso attraverso un sito web dedicato, mentre gli appartenenti del secondo gruppo sono stati invitati a usare un’app in grado di controllare dieta ed esercizio fisico.

Non danno le giuste motivazioni

Ebbene, dai risultati è emerso che i soggetti che controllavano il dimagrimento in autonomia hanno perso in media circa sei chili, invece quelli che utilizzavano una app specifica solo tre e mezzo. Gli esperti hanno spiegato che la scarsa efficacia delle app per dimagrire probabilmente è dovuta al fatto che esse non forniscono le giuste motivazioni. “La sfida contro il device attrae in un primo momento, però le app non forniscono le motivazioni per proseguire negli allenamenti. Abbiamo notato, dal test, che la frequenza degli esercizi diminuisce con l’andare del tempo” hanno affermato gli autori. Non solo. Sembra addirittura che usare queste app fornisca dei validi alibi per cedere alle tentazioni a tavola. È come se le persone si dicessero “ma sì, una fetta di torta in più non mi farà male: tanto poi la app mi aiuta a fare sport e dimagrire”.

 

 

 
 
 

In breve

UN CONSIGLIO IN PIU’

Le app possono essere utili per dimagrire se usate per tenere un diario alimentare. Annotarsi alimentari e calorie con onestà significa esercitare un controllo maggiore sulla propria alimentazione e avere maggiori probabilità di mangiare in modo corretto.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti