Bocciata la dieta occidentale: fa male alla salute

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/07/2015 Aggiornato il 01/07/2015

La dieta occidentale, ricca di grassi, zuccheri e carne, avrebbe un effetto devastante sulla salute. Effetti benefici, invece, dalla dieta rurale tipica africana, ricca di fibre, legumi e povera di grassi

Bocciata la dieta occidentale: fa male alla salute

Ancora un altro studio, condotto questa volta da alcuni ricercatori dell’Università di Pittsburgh e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, confermerebbe quanto incide la dieta “occidentale” sulla salute.

L’esperimento in due continenti

Il primo campione era costituito da venti americani che dovevano seguire per 20 giorni una dieta rurale tipica dei paesi del centro  Africa e particolarmente povera di grassi. Il secondo campione, invece, era formato da venti africani, cui è stato chiesto, invece,  di seguire lo stile di vita alimentare americano, includendo quindi patatine, hot dog e hamburger.

L’analisi dei risultati

Al termine dei venti giorni di dieta, sono stati effettuate diverse analisi che hanno rilevato:

  • un notevolmente miglioramento del quadro di salute dei volontari americani. Erano diminuiti i segni dell’infiammazione e anche la flora batterica intestinale era più varia;
  • un peggioramento del quadro di salute dei volontari africani.

Effetti devastanti 

Se “due più due fa quattro”, la dieta occidentale sarebbe “devastante” per l’equilibrio complessivo del bioma intestinale degli africani e avrebbe aumentato la produzione dei biomarcatori del cancro al colon. Questo risultato dimostrerebbe, però, che non è mai troppo tardi per modificare il rischio di tumore al colon. Concludendo, secondo i ricercatori, un terzo dei tumori al colon, uno dei più diffusi, potrebbe essere evitato proprio cambiando la dieta.

Che cos’è il bioma intestinale

È il nuovo termine utilizzato dalla biologia moderna per definire tutti i microrganismi presenti nell’intestino. In passato il termine tecnico per identificare questi batteri era “flora intestinale”. Il bioma intestinale varia a seconda delle nostre abitudini alimentari, dei medicinali assunti e dell’ambiente in cui viviamo.

 

 

 
 
 

da sapere!

 Da numerosi esami scientifici è risultato che anche la dieta mediterranea è ottima per prevenire numerose malattie.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti