Carenza di iodio per il 12% degli italiani

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/06/2018 Aggiornato il 01/06/2018

Sono soprattutto donne e bambini a soffrire di carenza di iodio. Ecco come correre ai ripari ed evitare conseguenze sulla salute

Carenza di iodio per il 12% degli italiani

Lo iodio è un elemento indispensabile per diverse funzioni dell’organismo. Eppure, pochi sanno davvero di che cosa si tratti e dove si trovi. Il risultato? Il 12% degli italiani, soprattutto donne e bambini, pari complessivamente a sei milioni di persone, non ne assume un quantitativo sufficiente attraverso la dieta andando così incontro a una carenza di iodio. A lanciare l’allarme è l’Osservatorio nazionale per il monitoraggio della iodoprofilassi (Osnami), che rivela che nel mondo la situazione è addirittura peggiore: a livello globale, infatti, la carenza sale al 29%.

Essenziale per la tiroide

Lo iodio è un microelemento presente nell’organismo in basse quantità ed essenziale per il corretto funzionamento della tiroide: serve, infatti, per la sintesi degli ormoni tiroidei, ossia la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4), che controllano varie attività di vitale importanza. La carenza di iodio può perciò avere effetti più o meno significativi a vari livelli, per esempio cardiovascolare, neurologico e muscoloscheletrico.

Si prende dalla dieta

A differenza di quanto si pensa comunemente, non basta un soggiorno al mare per fare il pieno di iodio. La fonte principale di questa sostanza è rappresentata, infatti, dagli alimenti. È solo attraverso l’alimentazione che si può soddisfare il fabbisogno quotidiano di iodio, pari a 150 microgrammi nell’adulto, tra i 90 e i 130 microgrammi nel bambino e nell’adolescente, a 200 microgrammi in gravidanza e a 220 microgrammi durante l’allattamento.

Sì al tonno in scatola

Ma quali sono i cibi migliori da questo punto di vista? Sicuramente i prodotti ittici. Fra questi, ne è particolarmente ricco il tonno in scatola. Come ricorda l’Ancit, l’Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare, 100 g di questo alimento forniscono in media 50-100 microgrammi di iodio, coprendo l’11% del fabbisogno quotidiano. “L’apporto di iodio del tonno è ottimale per la dieta in tutte le età, dalla gravidanza e infanzia fino alla terza e quarta età” conferma Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione. “Consente, infatti,il regolare sviluppo e accrescimento nell’età evolutiva, ottimizza il metabolismo dell’adulto, contrasta la perdita di masse muscolari nell’anziano e facilita un eccellente equilibrio psicofisico”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Lo iodio è indispensabile soprattutto durante la gravidanza e l’infanzia poiché la tiroide permette un adeguato sviluppo del sistema nervoso centrale, che inizia proprio durante la vita fetale e continua fino ai primi anni di vita.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti