Cibi fermentati: fanno bene alla salute e al portafoglio

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 11/06/2020 Aggiornato il 11/06/2020

Yogurt, kefir e lievito madre, cibi fermentati che possono essere prodotti anche in casa, migliorano la flora intestinale e apportano tanti benefici alla salute. Ottime anche le verdure

Cibi fermentati: fanno bene alla salute e al portafoglio

Lo sapevi che i cibi fermentati fanno bene alla salute? Tra l’altro è possibile produrli anche in casa, l’importante è scegliere materie prime non troppo raffinate, ma di buona qualità e validi starter, cioè innesti, attivatori della fermentazione.

Lo yogurt fai-da-te

È il più importante derivato del latte e si ottiene, secondo la normativa italiana, dalla fermentazione del latte a opera di due specifici batteri: il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus termophilus. I fermenti operano profonde modifiche nella composizione del latte, trasformandolo in un alimento ad altissimo valore nutritivo.

Secondo Simone Guglielmetti, professore associato in Microbiologia presso il Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente dell’Università degli Studi di Milano, per ottenere lo yogurt in casa bisogna partire da un buon latte e da qualche cucchiaio di yogurt di buona qualità. Per facilitarne la preparazione ed evitare contaminazioni del prodotto, meglio poi utilizzare la yogurtiera.

Il lievito madre o pasta acida

Preparando un impasto di acqua e farina, i microrganismi naturalmente presenti nei due ingredienti, insieme a quelli dell’aria, iniziano una fermentazione che porta alla produzione del lievito madre.

Per ottenere un buon lievito madre gli esperti consigliano di utilizzare una farina di buona qualità poco raffinata, poiché la raffinazione riduce i microrganismi che possono innescare la reazione di fermentazione. Ecco cosa serve: 200 g di farina, 100 g di acqua; frutta matura, come albicocche o polpa di mela frullata, necessaria a nutrire i batteri che si sviluppano con la fermentazione. Lo chef Baldassare utilizza, invece, dello yogurt di buona qualità come starter o acceleratore della fermentazione. Secondo l’esperto la reazione si avvia entro 48 ore, se conservato in un ambiente privo di correnti d’aria. Ecco come procedere:

– riprendere circa 50 g di impasto;

– passare al rinfresco, cioè a nutrire e curare il lievito madre aggiungendo acqua e farina in rapporto 1:1:1;

– continuare con rinfreschi giornalieri fino a quando il lievito madre non avrà una forza tale da garantire una perfetta lievitazione dei prodotti desiderati.

Il lievito madre è pronto quando duplica di volume in circa 3 ore. Va poi conservato in frigo e rinfrescato ogni 4-5 giorni.

Probiotici nelle verdure fermentate

Ecco il metodo, semplice e salutare,  per preparare le verdure fermentate:

– tagliare a tocchetti le verdure (carote, finocchi, cetrioli);

– posizionarle in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati (per esempio con la bollitura) e riempirli con la salamoia preparata nella proporzione di 30 g per litro di acqua;

– chiudere i vasetti senza sigillarli. La fermentazione inizia da sola, l’importante è non aprire i vasetti perché il processo fermentativo non vuole aria;

– dopo qualche giorno la fermentazione si ferma  e le verdure, pronte per il consumo dopo 2-4 settimane, si sono arricchite di preziosi probiotici per il microbiota intestinale.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il sapore delle verdure fermentate è meno acido e più morbido dei sottaceti per la presenza di acido lattico e l’assenza di aceto.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti