Contrordine: il formaggio è un salva-cuore

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 07/02/2018 Aggiornato il 08/08/2018

40 grammi al giorno sembrano allontanare il pericolo di malattie cardiovascolari. Ecco perché il formaggio è un salva-cuore

Contrordine: il formaggio è un salva-cuore

Mangiare formaggio ogni giorno fa bene alla salute. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori della Soochow University di Suzhou (Cina) in uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition. Secondo questo studio, mangiare quotidianamente una piccola porzione di formaggio aiuta a ridurre il rischio di ictus e cardiopatie rispetto a chi lo consuma solo raramente o mai. Ecco perché il formaggio è un salva-cuore

La quantità ideale giornaliera

Per allontanare il pericolo di incorrere in malattie cardiache e ictus basta una piccola porzione di formaggio: 40 grammi al giorno. Questo studio si scontra però con il pensiero comune che il formaggio debba essere consumato con moderazione, essendo un alimento che contiene alti livelli di grassi saturi, associati proprio a un maggior rischio di sviluppare colesterolemia (ossia colesterolo alto), aterosclerosi e malattie cardiache. In realtà, il formaggio è un alimento ricco di sostanze benefiche, come calcio, proteine e probiotici e per questo i ricercatori cinesi hanno voluto verificarne gli effetti sulla salute.

Sotto esame 200.000 volontari

Per verificare che in effetti il formaggio è un salva-cuore, gli studiosi cinesi hanno esaminato i risultati di 15 studi che avevano coinvolto oltre 200mila volontari. 14 studi su 15 avevano reclutato individui che non soffrivano di patologie cardiache e tutti, a parte due, erano state monitorate l’alimentazione e la salute dei partecipanti per un periodo pari o superiore a 10 anni.

Sì tutti i giorni

Al termine della ricerca è risultato che le persone che mangiavano ogni giorno il formaggio avevano un rischio più basso del 14% di sviluppare cardiopatie e probabilità inferiori del 10% di essere colpite da ictus, rispetto a chi non consumava mai l’alimento o lo faceva solo raramente. Gli studiosi precisano, tuttavia, che la relazione tra questi fattori non è lineare, ma deve essere raffigurata come una U: ciò significa che il formaggio è un salva-cuore se ne ne mangia poco; quantità maggiori, invece, non sono più salutari, anzi fanno male.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Gli effetti benefici del formaggio sembrano derivare dall’elevato contenuto di probiotici, che riducono le infiammazioni, e di acido linoleico coniugato (Cla), un acido grasso insaturo capace di aumentare la presenza nel sangue di colesterolo “buono” (Hdl) e di ridurre quella del colesterolo “cattivo” (Ldl).

 

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