Dieta: perché gli ultimi chili sono sempre i più difficili da perdere?

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 28/07/2020 Aggiornato il 28/07/2020

In qualsiasi tipo di dieta dopo aver perso un certo numero di chili si arriva a uno stallo: un ostacolo psicologico e fisico ma che si può superare per perdere anche gli ultimi chili

Dieta: perché gli ultimi chili sono sempre i più difficili da perdere?

Ci si mette a dieta e si parte alla grande, con entusiasmo e arrivando vicino all’obiettivo che ci eravamo prefissati; ma ecco arrivare lo stallo: manca poco ma quegli ultimi chili proprio non si riescono a perdere. Questo fenomeno è riconosciuto dalla scienza e fortunatamente può essere combattuto. 

Un meccanismo millenario

Peter Rogers, professore di psicologia biologica all’Università di Bristol, spiega in un articolo su The Convesation che ci sono due ostacoli reali, uno fisico ed uno psicologico.

Il primo dipende dal fatto che sono necessarie meno calorie di prima (il dispendio calorico/energetico diminuisce) per mantenere e muovere un corpo più leggero e questo varrà anche una volta raggiunto il peso ideale.

Il motivo per cui la perdita di peso diventa progressivamente più difficile è che è spesso accompagnata da un aumento dell’appetito. Questo favorisce gli errori con maggiore frequenza.

Si diventa più voraci

L’ormone leptina dice al nostro cervello quanto grasso è immagazzinato nel corpo. Quando abbiamo troppo grasso immagazzinato, la leptina aumenta e riduce l’appetito. Ma quando perdiamo grasso corporeo, la leptina ci rende più voraci. Si tratta di un ingranaggio rodato dai millenni per farci immagazzinare cibo: siamo programmati per mangiare più del dovuto, proprio per prevenire i periodi di carestia, pronti a mangiare e in grado di mangiare oltre il livello di fabbisogno.

Fondamentale è, quindi, mantenere il controllo e individuare subito il fenomeno, così da riuscire a perdere anche gli ultimi chili.

La parte psicologica

Dal punto di vista psicologico e delle abitudini, mangiare meno nel tempo può diventare difficile perché si deve mantenere la vigilanza e la moderazione per resistere ai cibi ad alta densità energetica, quelli che danno una vera e propria dipendenza perché con elevata intensità e concentrazione di gusto, ovvero ricchi contemporaneamente di sale, zucchero e grassi, che insieme producono tale effetto.
L’antidoto sono i cibi voluminosi, ricchi di fibre, come frutta e verdure: per gustarle serve tempo ma il senso di sazietà che provocano dura più a lungo.

 

 

 
 
 

Da ricordare

Se nel tempo la motivazione perde mordente, non bisogna farsi prendere dal panico, ma tenere a mente che le oscillazioni di peso sono inevitabili e fanno parte del percorso. Non smettete di mangiare: è sufficiente mangiare anche di più ma con cibi a bassa densità energetica (fibre, frutta e verdura). 

Fonti / Bibliografia

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