Digiuno: se corretto fa solo bene

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 14/03/2019 Aggiornato il 14/03/2019

Un digiuno regolare e svolto nel modo corretto presenta numerosi benefici: ripulisce l’organismo, aiuta a ringiovanire e fa vivere più a lungo, regolarizza il sonno, favorisce concentrazione e lucidità ed è anche un sorprendente toccasana per la vita sessuale

Digiuno: se corretto fa solo bene

Quante volte è capitato di sentirsi gonfi e appesantiti dopo un abbondante pasto… sensazioni certamente non piacevoli, che possono accompagnarci per ore e indurci a respingere anche solo l’idea di tornare a infilare le gambe sotto a un tavolo. È in questi momenti che la tentazione di digiunare non sembra poi tanto una cattiva idea. E, in effetti, un digiuno fatto bene e sotto la supervisione di un medico presenta numerosi benefici.

Non vuole dire non mangiare

Come sottolineato dal nutrizionista e psichiatra Stefano Erzegovesi, responsabile del Centro per i disturbi alimentari del San Raffaele di Milano, è importare chiarire subito che digiuno non vuol dire non mangiare. Si tratta invece di ridurre in maniera cospicua l’apporto calorico per qualche periodo (digiuno intermittente) o di non mangiare per alcune ore durante il giorno (digiuno totale). Esistono diverse tipologie di digiuno intermittente. Si va dal semplice salto del pasto (meglio sempre lo stesso) a regimi più strutturati.

Totale o intermittante?

Il consiglio del professor Erzegovesi è quello di scegliere regimi intermittenti, come il 12:12 – che prevede di concentrare l’assunzione di cibo in 12 ore due giorni alla settimana e di digiunare nelle restanti 12 – o il 16:8, in cui ogni giorno non si mangia oltre un intervallo di otto ore.

Non per tutti

La cosa importante è non digiunare quando si è in gravidanza o si allatta, quando si è ammalati, quando si soffre di anoressia o bulimia e nella fase di crescita dei bambini. Da tutti gli altri i regimi di digiuno possono essere seguiti per tutta la vita, con benefici costanti.

Perché fa bene

Il digiuno corretto porta a numerosi benefici per l’organismo. Innanzitutto aiuta certamente a dimagrire. Normalizza il metabolismo, regolarizza l’intestino e riduce i fattori di rischio di molte malattie come obesità, diabete di tipo 2, tumori e Alzheimer. Aumenta la longevità e rende la pelle più sana, pulita e luminosa, perché consente alle cellule di eliminare le scorie in eccesso. Rafforza la resistenza alla fatica e aumenta la concentrazione, riduce lo stress, favorisce il sonno e stimola la libido.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Esistono numerosi approcci alla pratica del digiuno:

–       digiuno 12:12, che prevede due giorni a settimana in cui concentrare l’assunzione di cibo in 12 ore e digiunare nelle restanti 12;

–       digiuno 16:8, in cui ogni giorno non si mangia oltre un intervallo di otto ore;

–       dieta del guerriero, 20 ore solo con poca frutta o verdura, seguite da un pasto completo serale;

–       totale, solo acqua, te e tisane uno o due giorni alla settimana;

–       5:2, cinque giorni alla settimana di dieta normale, intervallati da due giorni non consecutivi in cui non superare le 500-600 Kcal;

–       a giorni alterni: un giorno di restrizione calorica alternato a uno normale;

–       giorno di magro: un giorno di restrizione calorica in cui mangiare solo verdure, fibre e pochi grassi ‘buoni’ come frutta secca e olio extravergine d’oliva;

–       mima-digiuno: cinque giorni consecutivi di restrizione calorica (800 Kcal circa al giorno), una volta al mese o tre-quattro volte l’anno.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti