Dolcificanti sono pericolosi per la salute?

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 06/12/2018 Aggiornato il 06/12/2018

Utilizzare troppo i dolcificanti ipocalorici quando si è a dieta può distruggere i batteri “buoni” dell’intestino e peggiorare il controllo della glicemia nel sangue

Dolcificanti sono pericolosi per la salute?

I dolcificanti a basso contenuto calorico possono peggiorare la glicemia nel sangue e l’equilibrio della flora intestinale. Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell’Università di Adelaide, in collaborazione con il South Australe Health & Medical Research Institute e la Flinders University South Australia a seguito di uno studio su 29 individui. Dalla ricerca, presentata al congresso annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (Easd) di Berlino, è infatti emerso che il consumo di dolcificanti ipocalorici può ridurre i batteri intestinali benefici e la regolazione del glucosio nel sangue, aumentando il rischio di diabete.

Uno studio durato due settimane

Le persone arruolate nello studio erano sane (non diabetiche) con un’età media di 30 anni e un indice di massa corporea medio di 24 kg/m2. Divise in due gruppi (uno di controllo) dovevano assumere una combinazione di dolcificanti (92 mg di sucralosio e 52 mg di acesulfame-k) equivalente alla quantità assunta con circa 1,5 litri di bevande dietetiche al giorno. La quantità stabilita è stata somministrata sotto forma di capsule da assumere 3 volte al giorno per due settimane. In più sono state effettuate raccolte fecali prima e dopo l’esperimento per identificare le specie di batteri presenti.

Disbiosi intestinale con i dolcificanti

Al termine dell’esperimento è risultato che:

  1. bastano due settimane di dieta con dolcificanti per causare un aumento clinicamente rilevante del modo in cui il corpo risponde al consumo di glucosio. Resta ancora da capire se lo squilibrio dei batteri intestinali, detto disbiosi intestinale, contribuisca anche alle anormalità osservate nei livelli di glucosio nel sangue, come già osservato sui topi;
  2. il gruppo che assumeva dolcificanti mostrava una maggiore variazione delle specie batteriche presenti nelle feci, una diminuzione dei microrganismi benefici che aiutano a fermentare il cibo e l’aumento di 11 batteri intestinali opportunisti.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Già altre ricerche avevano dimostrato che un’assunzione regolare di bevande addolcite con dolcificanti ipocalorici è correlata all’aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti