Ictus, più pericoli con la dieta vegana

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 21/11/2019 Aggiornato il 21/11/2019

La dieta vegana e vegetariana previene il rischio di infarto, ma aumenta del 20% quello di ictus. Ciò sarebbe dovuto a una minore assunzione di vitamine B12 e D, che proteggono l’organismo dagli ictus

Ictus, più pericoli con la dieta vegana

Nel Mondo, il numero di persone che adottano la dieta vegana e vegetariana è in costante aumento. I benefici generali per la salute e per la forma fisica, così come le motivazioni morali spingono molti ad abbracciare quelle diete che assumono sempre più la forma di vere e proprie filosofie di vita, oltre che alimentari. Uno studio della Oxford University dimostra però come la carenza di alcuni nutrienti e vitamine porti i vegani a essere il 20% più esposti al rischio ictus.

Lo studio su quasi 50.000 inglesi

Pubblicato dal British Medical Journal, lo studio della prestigiosa università inglese, ha preso in esame per dieci anni lo stato di salute di 48mila maggiorenni britannici. I risultati hanno rivelato come i vegani e i vegetariani abbiano il 20% in più di possibilità di andare incontro a ictus rispetto a chi include nella propria dieta anche la carne. Di contro, in tema di malattie cardiache e infarto, i vegetariani corrono il 22% in meno di rischio di ammalarsi.

Carenza di vitamine

Secondo i ricercatori, l’aumento delle probabilità di ictus in chi segue la dieta vegana sarebbe dovuto ai bassi livelli di colesterolo e alle scarse quantità di vitamine B12 e D nel sangue. Tutti nutrienti che aiutano l’organismo a scongiurare l’insorgere di ictus. Le motivazioni dietro la riduzione dei rischi di infarto sarebbe, invece, da ricercare nei più bassi valori di indice di massa corporea e pressione sanguigna, che aiutano inoltre a scongiurare il diabete. I ricercatori sottolineano dunque come diete come quella vegetariana e vegana nascondano nel loro non essere equilibrate dei rischi.

Pareri contrastanti

Lo studio non trova però piena approvazione nella comunità scientifica. Sono in molti, infatti, a storcere il naso e a voler tranquillizzare vegani e vegetariani. La dietista della British Dietetic Association, Frankie Phillips, sottolinea per esempio come alla base della ricerca manchi una correlazione causa-effetto tra il regime alimentare e l’insorgere di ictus. Inoltre, come sottolineato dal professor Tom Sanders del King’s College di Londra, è molto probabile che chi segue regimi alimentari particolari non assuma farmaci che aiutano a controllare l’ipertensione() e altre comuni cause di ictus, creando un ulteriore fattore di errore nei risultati dello studio.

Mangiare di tutto un po’

Non esiste una dieta perfetta. Le Linee guida del National Health Service invitano a consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, a mangiare patate, pane, riso o pasta per il giusto apporto di fibre, a non dimenticare le proteine contenute in carne, pesce, crostacei, tofu e frutta secca, e variare spesso la propria alimentazione e a ridurre i cibi ricchi di grassi, sali e zuccheri.

 

 

 
 
 

Da sapere!

In ogni caso, anche senza essere vegani o vegetariani, mangiare più frutta e verdura non può che avere effetti positivi sull’organismo.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Benzodiazepine contro l’ansia assunte in gravidanza: ci sono rischi per il bambino?

24/03/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

Il rapporto rischi-benefici, nel trattamento con benzodiazepine degli stati d'ansia durante la gravidanza, è decisamente a favore dei secondi. Un'ansia non curata espone infatti alla possibilità di complicanze molto più importanti dei potenziali effetti indesiderati dei farmaci.   »

Dopo 9 mesi di tentativi la gravidanza non si annuncia: che fare?

21/03/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Una donna di 34 anni, che ha già avuto figli e nell'arco di 9 mesi non riesce ad avviare la terza gravidanza, dovrebbe effettuare controlli volti a stabilire se l'apparato genitale è ancora efficiente sotto il profilo della fertilità.   »

Mutismo selettivo in una bimba di cinque anni

21/03/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Viene definito "mutismo selettivo" il rifiuto di parlare in particolari contesti (per esempio alla scuola materna. Non dipende da un deficit dello sviluppo intellettivo o del linguggio o dell'udito, ma richiede comunque di essere preso in carico da uno specialista (neuropsichiatra infantile o psicologo). ...  »

Pancera post parto: sì o no?

10/03/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La pancera (o guaina) da indossare dopo il parto suscita pareri discordanti tra gli specialisti. In linea di massima, in caso di parto naturale non è opportuno metterla, mentre può servire alle neo mamme sottoposte a cesareo.   »

Fai la tua domanda agli specialisti