Junk food? Per il corpo peggio di un’infezione

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 05/03/2018 Aggiornato il 05/08/2018

Il nostro sistema immunitario vede il cibo del junk food come un’infezione batterica, contro la quale scatenare le sue armi. Nel tempo l'infiammazione diventa permanente

Junk food? Per il corpo peggio di un’infezione

Bocciato ancora una volta il junk food, cioè il cibo poco sano. Questa volta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn che ha scoperto che questo tipo di cibo, tipico dei fast food, verrebbe riconosciuto dal nostro sistema immunitario come un’infezione batterica, contro la quale scatenare tutte le sue armi. Non solo: a lungo termine, una dieta ricca di grassi e calorie porterebbe il sistema immunitario a essere molto più aggressivo con il proprio corpo, al punto tale che nemmeno il ritorno a una sana alimentazione sarebbe in grado di riportare il sistema immunitario a come era prima dell’incontro con il junk food. Senza contare, comunque, che il fast food crea dipendenza.

Rischio di aterosclerosi e diabete

I cambiamenti del sistema immunitario potrebbero nel tempo essere coinvolti nello sviluppo di aterosclerosi e diabete. L’esperimento che ha portato a questo risultato è stato effettuato su un campione di topi, somministrando loro per un mese un’alimentazione ricca di grassi, zuccheri e poche fibre. I topi sviluppavano una forte risposta infiammatoria in tutto il corpo, quasi come dopo un’infezione da batteri pericolosi. In seguito i ricercatori avevano offerto agli animali una dieta a base di cereali per un altro mese. Con questo tipo di alimentazione l’infiammazione acuta era scomparsa. Tuttavia, anche dopo che era trascorso del tempo, molti geni che erano stati attivati durante la fase in cui i roditori erano stati nutriti con cibo poco sano erano ancora attivi.

Il “sensore fast food”

Nelle cellule immunitarie, gli scienziati hanno scoperto una sorta di “sensore del fast food”, che riconosce il cibo “non sano” come pericoloso. Inoltre, dall’analisi di 120 campioni di sangue, sarebbero emerse prove genetiche del coinvolgimento dell’inflammasoma NLRP3. Gli inflammasomi sono importanti complessi di segnalazione intracellulare che riconoscono agenti infettivi e altre sostanze nocive. Come NLRP3 possa riconoscere l’esposizione del corpo al cibo del fast food è, però, ancora da scoprire.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

MEMORIA IMMUNITARIA

Il sistema immunitario ha una memoria innata, per cui dopo un’infezione le difese del corpo rimangono in una situazione di “preallarme” che gli permette di rispondere più velocemente in caso di un nuovo contatto. Sembra che lo stesso capiti quando si mangia junk food.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

05/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti