La pasta? Amica della linea

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/09/2016 Aggiornato il 27/09/2016

La pasta non fa ingrassare! Anzi, portare a tavola questo tipico piatto “made in Italy” aiuterebbe anche a dimagrire. Ecco perché

La pasta? Amica della linea

Per la felicità degli amanti della pasta è stato appena pubblicato uno studio che dimostrerebbe che l’alimento simbolo della dieta mediterranea non farebbe ingrassare, anzi il suo consumo sarebbe associato a una diminuzione dell’indice di massa corporea. La ricerca, condotta dal Dipartimento di epidemiologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli e pubblicata sulla rivista “Nutrition and Diabetes”, mostrerebbe come una dieta che preveda anche la pasta sarebbe associata a una ridotta probabilità di obesità, sia generale sia addominale.

La rivincita degli spaghetti

Lo studio ha previsto l’analisi dei dati antropometrici e delle abitudini alimentari di 23.000 individui reclutati in due grandi studi epidemiologici: Molti-sani e Inhes (Italian Nutrition & Health Survey), condotti per diversi anni dallo stesso dipartimento. Il principale risultato emerso è che il consumo di pasta non è associato a un aumento di peso corporeo, ma piuttosto il contrario. Contribuirebbe, infatti, a mantenere corretto l’indice di massa corporea, a ridurre la circonferenza della vita e a migliorare il rapporto vita-fianchi.

Sì alla dieta mediterranea

Molti studi hanno già dimostrato come la dieta mediterranea sia uno dei regimi alimentari più sani, anche quando si parla di controllo del peso. Nonostante si sappia molto poco sul ruolo specifico di un componente “chiave”, lo studio smentirebbe che l’idea comune che la pasta non sia adeguata in una dieta ipocalorica per perdere peso, fino addirittura a essere eliminata completamente dalla tavola. È, invece, un alimento fondamentale della tradizione mediterranea e italiana, pertanto come tale, insieme a tutti gli alimenti tipici della dieta tricolore dovrebbe essere consumata nel rispetto delle giuste quantità e frequenze.

Dal punto di vista nutrizionale

La pasta contiene amido, costituito da carboidrati a lento assorbimento che hanno la capacità di:

  • evitare bruschi picchi glicemici post prandiali, rispetto ad altri zuccheri,
  • garantire un prolungato senso di sazietà.

Per mantenere più basso l’indice glicemico della pasta è consigliabile:

  • consumarla al dente;
  • preferire gli spaghetti a quella corta;
  • condirla con le verdure, in quanto la fibra rallenta l’assorbimento intestinale dell’amido della pasta. 

 

 
 
 

lo sapevi che?

100 grammi di pasta apportano 384 calorie. Il surplus calorico è legato al tipo di condimento utilizzato.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti