L’ultima dieta è a base di… microrganismi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/05/2015 Aggiornato il 25/05/2015

L’ultima frontiera è sfruttare le potenzialità di alcuni batteri con proprietà “dimagranti” per aiutare a influenzare il peso corporeo

L’ultima dieta è a base di… microrganismi

In arrivo la dieta dimagrante “cybernetica”! Merito di alcuni ricercatori americani della Vanderbilt University di Nashville che hanno creato in laboratorio microrganismi capaci di influenzare l’assorbimento intestinale e di aiutare a spostare l’ago della bilancia verso il basso.  L’esperimento è stato presentato a Denver, durante il convegno dell’American Chemical Society. Questi particolari batteri, se somministrati ai topi “da laboratorio” insieme al loro pasto quotidiano, erano in grado di limitare l’accumulo di peso, nonostante una dieta ricca di grassi.

Trovata la cura per l’obesità?

È ormai riconosciuto che la flora batterica intestinale svolge un ruolo importantissimo nel favorire il buon funzionamento del nostro organismo. Anche l’obesità, così come altre malattie, sarebbe perciò influenzata moltissimo dalla microflora intestinale. Per questo motivo, oltre che per la loro posizione privilegiata, da diverso tempo si sta valutando la possibilità di utilizzare i batteri come tramite per rilasciare farmaci direttamente nell’intestino.

Batteri dalle proprietà “dimagranti”

Il senso di sazietà  si deve a una molecola segnale prodotta a livello intestinale. Quando è prodotta in scarsa quantità, ci si mette più tempo a sentirsi sazi, con la “sconveniente”  conseguenza di mangiare di più. Da qui l’idea del dottor Sean Davies, autore dello studio, che avrebbe creato microrganismi geneticamente modificati in grado di produrre la sostanza in questione.

Testati due campioni diversi

Entrambi i gruppi di topi sono stati alimentati con una dieta ricca di grassi, ma solo al primo gruppo sono stati somministrati i batteri Ogm, attraverso l’acqua. Dopo 6 settimane, il gruppo trattato con i microrganismi in grado di aumentare la sazietà, aveva perso il 15% in più del peso iniziale, rispetto ai topi del secondo gruppo.

 

 

 

In breve

NUOVI UTILIZZI PER I BATTERI

L’esito di questa ricerca lascia pensare che in futuro si potrebbero utilizzare alcuni ceppi batterici come “integratori” dimagranti anche nell’uomo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti