Pancetta: tutta colpa dei batteri

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino Pubblicato il 07/08/2018 Aggiornato il 07/08/2018

La pancetta potrebbe essere correlata al microbiota intestinale e all’alimentazione. Per un giro vita da vespa ci vuole una dieta su misura e ricca di fibre

Pancetta: tutta colpa dei batteri

La classica pancetta, ovvero l’accumulo di grasso sull’addome, sarebbe associata ai batteri intestinali, ossia il microbiota, ma anche alle molecole dei batteri e all’alimentazione. È quanto scoperto da una ricerca londinese pubblicata sulla rivista medica Nature Genetics, effettuata dalla scienziata italiana Cristina Menni.  Secondo l’esperta ciò potrebbe portare nel giro di una decina di anni alla formazione di diete su misura, in base alla flora batterica di ogni persona, che favoriscano l’attività intestinale e siano in grado di contrastare l’accumulo del grasso addominale.

I batteri dipendono dalla dieta

Durante la ricerca condotta presso il King’s College di Londra sono state prese in esame le sostanze chimiche rilasciate dai batteri intestinali, ovvero i metaboliti presenti nei campioni delle feci dei pazienti, identificando quali tra queste fossero associate alla tanto odiata pancetta. Dallo studio sui microbi intestinali è emerso che per oltre l’80% questi dipendono da fattori modificabili, soprattutto dalla dieta, e solo minimamente da fattori ereditari.

Sì a fibre, probiotici e omega 3

Modificando la dieta di una persona, per esempio introducendo fibre, probiotici e integratori, come quelli a base di omega 3, e tenendo in considerazione il proprio microbiota, sarà quindi possibile ridurre l’accumulo di grasso sulla pancia. Tutti i dati raccolti nella biobanca saranno, poi, utili per ulteriori studi e per aiutare altri ricercatori a capire i meccanismi con cui i batteri possono influenzare la salute delle persone e come siano in grado di favorire il rischio di obesità, diabete e di malattie cardiovascolari.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per ridurre la pancetta è consigliabile consumare cereali e cibi integrali, yogurt, verdure, frutta, legumi, carni bianche, pesce, uova. Tutti alimenti che controllano la glicemia nel sangue.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti