Più fibre a tavola contro la sindrome metabolica

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 30/04/2019 Aggiornato il 30/04/2019

La sindrome metabolica e l’obesità si prevengono con un’alimentazione ricca di fibre, in grado di promuovere e mantenere la flora batterica intestinale “buona”

Più fibre a tavola contro la sindrome metabolica

La prevenzione dell’obesità, della sindrome metabolica dei disturbi intestinali si può fare a tavola con le fibre. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori statunitensi della Georgia State University di Atlanta che in uno studio pubblicato sulla rivista medica “Cell Host & Microbe” dichiara che il consumo regolare di fibre promuove la crescita di batteri “buoni” nel colon, riducendo gli effetti collaterali provocati da un’alimentazione ricca di grassi.

L’esperimento in laboratorio

La ricerca si è svolta su tre gruppi di topi nutriti con tre differenti diete:

  1. il primo gruppo con una dieta a base di cereali;
  2. il secondo gruppo con una dieta ricca di grassi e a basso contenuto di fibre;
  3. il terzo gruppo con una dieta ricca di grassi e fibre.

Al termine delle 4 settimane di sperimentazione, è stato osservato che:

  • il secondo gruppo era diventato obeso;
  • il terzo gruppo mostrava un minor aumento di peso, insieme a una riduzione delle dimensioni delle cellule adipose. Inoltre, presentava livelli più bassi di colesterolo e aveva minori probabilità di avere livelli anomali di zuccheri nel sangue.

Merito dell’inulina

Il consumo regolare di fibre, hanno concluso gli studiosi, era stato in grado di proteggere i roditori dagli effetti negativi causati da un regime alimentare ricco di grassi. Tra le fibre, la più efficace sarebbe l’inulina, una fibra vegetale solubile in grado in particolare di:

  1. prevenire la sindrome metabolica provocata da un’alimentazione ricca di grassi;
  2. ripristinare la flora batterica intestinale;
  3. aumentare la produzione di cellule epiteliali intestinali.

 

Dove si trova

Gli alimenti più ricchi di inulina sono i porri, l’aglio, le cipolle, gli asparagi, i topinambur, i carciofi e le banane.

 

 
 
 

Da sapere!

La sindrome metabolica è una condizione patologica caratterizzata da obesità e innalzamento dei valori ematici di glucosio, colesterolo e trigliceridi. La combinazione di tutti questi sintomi aumenta il rischio di diabete, infarto e ictus.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti