Presto sulle nostre tavole ci sarà la pasta che fa dimagrire

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/08/2014 Aggiornato il 28/08/2014

Anche i più golosi di pasta potranno dimagrire mangiandola: farina di konjac e amaranto gli ingredienti innovativi 

Presto sulle nostre tavole ci sarà la pasta che fa dimagrire

Arrivano dal Giappone gli spaghettini chiamati “Shirataki Noodles”, una pasta un po’ diversa dalla nostra perché non è fatta di frumento, ma di polvere di radice del konjac, una pianta originaria della zona subtropicale asiatica.  Sono caratterizzati da pochi carboidrati, acqua e glucomannano, una fibra che attenua la stitichezza, fa dimagrire e diminuisce i livelli di colesterolo.

Anche in Italia

Un’azienda umbra ha creato una pasta “un po’ particolare” prendendo spunto dagli Shirataki: ha pochissime calorie e carboidrati e aiuta a dimagrire L’obiettivo era quello di creare una gamma di prodotti buoni, ma allo stesso tempo funzionali, cioè con benefici per la salute comprovati da studi scientifici e che avessero un buon sapore. L’ispirazione è venuta dagli Shirataki.

Il segreto nella farina

La farina di konjac, sposandosi con l’amaranto, dà vita a questa pasta che è allo stesso tempo a basso contenuto calorico, sana e gustosa. Il konjac è consumato in Giappone da almeno 1.500 anni, spesso come sostitutivo Vegan della gelatina. Inoltre, è molto ricco in fibre. La ricetta non prevede l’uso di conservanti né di sale. Solo konjac, amaranto biologico e fibre. L’amaranto non è un cereale, quindi non è una fonte di glutine e ha un sapore gradevole.

Basso indice glicemico

Ne risulta una pasta ipocalorica e a basso indice glicemico, adatta al consumo da parte di persone con problemi di peso e diabetici che spesso si privano di questo alimento così importante nella nostra alimentazione. Inoltre, aiuta a mantenere normali le concentrazioni del colesterolo ematico, a diminuire il rischio di malattia coronarica e di contrarre il diabete di tipo 2.

Ricca di fibre

La pasta che fa dimagrire è composta dal 60% di fibra, il 600% in più rispetto a una comune pasta integrale. Le fibre derivano dalla farina di konjac e da altre fibre alimentari aggiunte. Per massimizzare i processi vitali del nostro organismo come la produzione di energia e la rigenerazione cellulare, si consiglia di bere molta acqua, almeno due bicchieri prima di ogni consumo, in quanto le fibre sono molto più idrofile

40 grammi al giorno

È la porzione ideale per fornire l’apporto giornaliero consigliato di glucomannano (4 grammi). Con questa porzione, che reidratata diventa 120-140 grammi, si assumono, inoltre, anche il 96% delle fibre alimentari consigliate per gli adulti.

Associare un po’ di attività fisica

Gli studi dimostrano che la riduzione di peso si è verificata senza modificare il proprio stile di vita, se non il consumo di una porzione giornaliera di questo tipo di pasta.  Tuttavia, è sempre consigliato seguire uno stile di vita sano e, quindi, evitare il consumo di alimenti confezionati, a causa dell’estrema raffinazione, conservanti, residui di pesticidi, e praticare attività fisica ogni volta che si riesca. È sufficiente anche fare delle passeggiate di un’ora, ogni due giorni. 

In breve

GLI STUDI SUL KONJAC

L’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato parecchi studi sulla validità del tubero orientale “konjac” e il relativo effetto benefico sulla salute dei suoi carboidrati. Non tutte le ricerche hanno confermato le varie ipotesi di validità del glucomannano (risposte glicemiche post prandiali, controllo del glucosio, trigliceridi, funzionalità intestinale). Ciononostante, ce ne sono diversi altri che, invece, ne confermano l’efficacia in termini salutari.

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