Sindrome premestruale: che cosa mangiare?

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 11/10/2018 Aggiornato il 11/10/2018

Curare l’alimentazione può alleviare i disturbi tipici della sindrome premestruale

Sindrome premestruale: che cosa mangiare?

Nei giorni precedenti l’arrivo delle mestruazioni l’assetto ormonale femminile viene alterato. Il risultato sono i disturbi tipici della sindrome premestruale come mal di testa, fame compulsiva, desiderio di assumere cibi dolci e ritenzione idrica. Alimentarsi correttamente è il primo step per contrastare questi fastidi, prima di passare all’artiglieria pesante degli antidolorifici.

I cibi no

Gli esperti consigliano di non cedere a pane, pasta, pizza e dolci. Nonostante si senta il bisogno di assumere carboidrati, questi nutrienti in realtà acuiscono i sintomi pre-ciclo, provocando difficoltà digestive. Altri cibi da limitare sono gli insaccati, i sughi pronti, i cibi grassi e fritti poiché aumentano la ritenzione idrica. Tra le bevande, poi, meglio evitare quelle eccitanti come caffè e bibite energetiche e alcoliche perché contribuiscono ad accentuare gli sbalzi d’umore.

I cibi sì

Contro la sindrome premestruale è bene privilegiare alimenti cibi che forniscono energia senza appesantire: sì, dunque, a mandorle e noci: i grassi buoni contenuti nella frutta secca aiutano ad alleviare il mal di testa e danno energia. Sì anche a banane e melone, ricchi specialmente il magnesio che riduce gli spasmi muscolari e favorisce l’idratazione. Dato che l’arrivo delle mestruazioni si accompagna generalmente a un calo delle difese immunitarie, è necessario fare scorta di vitamina C in arance, broccoli e  cavoli.

Altri alleati a tavola

Cereali integrali e legumi combattono lo stimolo della fame e il senso di spossatezza e contribuiscono alla regolarità intestinale. Fibre e vitamina B6 hanno un’azione positiva sull’umore. Tra i vari tipi di pesce, sono da preferire sgombri, sardine, tonno e salmone, ricchi di acidi grassi omega 3: proteggono l’apparato riproduttivo e hanno una funzione detox sulla pelle.

 

 

 
 
 

Da sapere!

 

Meglio infine preferire lo yogurt agli altri latticini: attenua il gonfiore e previene la stitichezza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti