Troppo stress? Prova con le fibre

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 22/11/2018 Aggiornato il 22/11/2018

Un antistress inedito e facile da seguire? Consumare più fibre a tavola. Ne beneficia tutto l’organismo, ma soprattutto ha un effetto calmante generale quando c’è troppo stress

Troppo stress? Prova con le fibre

Mangiare più fibre sembra essere efficace per calmarsi quando c’è troppo stress. Se siamo stressati, infatti, l’intestino, che è di fatto una barriera fra noi e ciò che introduciamo dall’esterno attraverso il cibo, diventa più permeabile e fa passare nel corpo particelle di cibo non digerito, germi patogeni, batteri di varia natura provocando un’infiammazione generalizzata e persistente. Gli studi hanno dimostrato che gli acidi grassi a catena corta, che si producono quando si consumano tante fibre, possono invertire il processo, restituendo all’intestino la sua funzione di barriera e mitigando perciò gli effetti del troppo stress sull’organismo.

 Lo studio in laboratorio

È quanto hanno appurato i ricercatori dell’università di Cork (Irlanda) dell’APC Microbiome Ireland al termine di uno studio, pubblicato sulla rivista medica Journal of Physiology,  su alcuni topolini per verificare se una dieta ricca di fibre, che quindi porta alla produzione di acidi grassi a catena corta, potesse avere anche effetti antistress. I ricercatori hanno dato ai topolini dosi adeguate di acidi grassi a catena corta, per mimare una dieta ricca di vegetali, sottoponendoli poi a uno stress per capire se la dieta incidesse sui livelli di ansia, depressione e sulle capacità cognitive.

Si modifica flora batterica

I risultati hanno mostrato che gli acidi grassi a catena corta riducono il troppo stress grazie alla modulazione della flora batterica intestinale: un microbioma sano, è “rilassante” anche per la mente perché può avere effetti a distanza sul cervello, oltre a contribuire a ridurre le conseguenze dello stress sull’organismo in generale.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Frutta e verdura di stagione, legumi e cereali integrali sono gli ingredienti principali della dieta mediterranea.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti