A cura di Silvia CamardaPubblicato il 03/07/2019Aggiornato il 03/07/2019
Il rischio di morte da tumore al seno potrebbe essere ridotto se a tavola si portano pochi grassi e poca carne. Lo rivela uno studio americano
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Una dieta povera di grassi e di carne e ricca di frutta e verdura ridurrebbe del 20% il rischio di morte da tumore al seno. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori del Los Angeles Biomedical Research Institutè, guidati dal dottor Rowan Chlebowski, primo autore di un grande studio randomizzato.
Lo studio durato 20 anni
Gli autori della ricerca sono partiti dai risultati del Women Health Initiative, che ha monitorato circa 49.000 volontarie per 20 anni. Per loro “il tipo di alimentazione influenzerebbe i meccanismi che portano alla mortalità per il cancro prima ancora che il tumore si sia sviluppato” Il campione selezionato era costituito da donne erano sane, cioè senza nessun caso di tumore al seno al momento del “reclutamento”. Per 8 anni e mezzo tutte le donne hanno seguito un’alimentazione povera di grassi.
Premia un’alimentazione vegetariana e con pochi grassi
I ricercatori del Los Angeles Biomedical Research Institute sono molto soddisfatti dell’esito osservato: le donne che avevano seguito una dieta essenzialmente vegetariana e con pochi grassi avevano mostrato il 20% in meno di probabilità di decesso per tumore al seno nei casi in cui era stato loro diagnosticato.
Quanto incide quello che mettiamo nel piatto
Secondo Chlebowski si tratta di un risultato sorprendente perché “è il primo esperimento di lungo raggio di questo tipo, ossia che non parte già da una diagnosi di cancro della mammella e ha dimostrato una riduzione nei rischi di morte basata sulla dieta precedente”.
Da sapere!
Il Women’s Health Initiative (WHI) è uno studio americano di prevenzione primaria del tumore al seno e al colon-retto, delle cardiopatie e delle fratture da osteoporosi nelle donne post menopausa.
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