Un panino a pranzo? Pro e contro

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/01/2017 Aggiornato il 10/01/2017

Mangiare un panino a pranzo è una soluzione pratica ed economica. Ma perché non danneggi la linea deve essere consumato occasionalmente e sempre farcito con tante verdure

Un panino a pranzo? Pro e contro

Per tentare di ridurre le calorie, spesso mangiamo solo un panino a pranzo, oppure un tramezzino o un toast piuttosto, che un pasto completo. Ma un recente studio, condotto negli Stati Uniti e pubblicato su Public Health on Line, dimostrerebbe che mangiare tutti i giorni un panino a pranzo è nemico della linea perché rischia di farci “esagerare” a cena.

Esaminate più di 27mila persone

Dall’analisi dell’ampio campione è emerso che il consumo di un panino a pranzo è associato a un aumentato apporto di calorie, zuccheri, sodio, grassi totali e saturi e a un minor consumo di frutta, verdura e fibra. Sebbene sia evidente che questi risultati non possano dipendere solo dal panino, ma anche dagli altri cibi e bevande consumati, quando si mangia un panino a pranzo è fondamentale fare un’attenta scelta.

Non solo un panino

Se si consumano panini “ricchi”, seguiti magari da un dolce o da un gelato oppure accompagnati da una bibita, si rischia di aumentare le calorie introdotte, senza neppure rendersene conto, pensando magari “tanto ho mangiato “solo” un panino”. Anche optare per una scelta ipocalorica, come un semplice toast, potrebbe però essere poco vantaggioso per la linea, perché si rischia di “spiluccare” tutto il pomeriggio o di mangiare troppo a cena

I consigli della nutrizionista

Come ricorda la dottoressa Raffaela Piccinelli, nutrizionista del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, alla base di una sana alimentazione c’è sempre una dieta varia ed equilibrata; pertanto il consumo del panino deve essere occasionale e non diventare un’abitudine. Gli ingredienti “tradizionali” dei panini, infatti, come salumi e salse, andrebbero consumati con moderazione. In ogni caso, il consiglio è quello di prediligere panini preparati con pane integrale farciti con molta verdura e petto di pollo grigliato o insalata e salmone o burgher di ceci, piuttosto che con formaggi o affettati. Per completare il pasto, scegliere un frutto e bere solo acqua. Da evitare, invece, le bevande zuccherine.

 

 
 
 

da sapere!

Per non ingrassare è importante masticare lentamente. Infatti, il tempo da dedicare al pasto deve essere di almeno 20 minuti, tempo necessario per facilitare la digestione e permettere al cervello di registrare il senso di sazietà.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti