Vuoi bruciare i grassi? Mangia il peperoncino

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/04/2015 Aggiornato il 01/04/2015

La capsaicina, una sostanza alcaloide contenuta nel peperoncino aiuterebbe a prevenire l’aumento di peso anche se si esagera con i grassi

Vuoi bruciare i grassi? Mangia il peperoncino

Mangiare il peperoncino piccante aiuta a dimagrire! A sostenerlo è una recente ricerca americana che dimostra come la capsaicina, principio attivo del peperoncino, sia efficace nel bruciare i grassi. L’interessante risultato di questo studio, condotto da alcuni scienziati della University of Wyoming (Stati Uniti), è stato presentato a Baltimora, in occasione del congresso annuale Biophysical Society.

Una scossa al metabolismo

Al già noto ruolo analgesico della capsaicina nei casi di dolore muscolare e reumatico, si aggiungerebbe quello recentemente scoperto dai ricercatori statunitensi di prevenire l’accumulo di grasso, una volta introdotta nel nostro organismo.

Grassi bianco e bruno

Nel nostro organismo sono presenti due tipi di grasso: il bianco e il bruno. Quello bianco interviene nella produzione di energia, mentre quello bruno è utilizzato per sviluppare calore attraverso la termogenesi. A livello di queste cellule sono presenti dei recettori molto affini alla capsaicina. Da qui la conclusione degli scienziati che la capsaicina attiverebbe il metabolismo proprio stimolando l’attività di questi recettori molecolari “brucia i grassi”.

Lo studio in laboratorio

Per giungere a questa conclusionem i ricercatori  hanno somministrato ad alcuni topi alimentati con una dieta molto ricca di grassi, quindi destinati a diventare presto obesi, una dose di capsaicina; ad altri invece nulla. Il risultato sorprendente è stato che per il campione che aveva assunto l’estratto di peperoncino, a parità di calorie, tendeva ad accumulare meno peso, rispetto all’altro gruppo che non aveva assunto nulla, in quanto il grasso bruno veniva bruciato dalla capsaicina. Visti gli esiti, gli studiosi dell’Università di Baltimora potrebbero presto testare l’esperimento anche sull’uomo che, qualora confermasse lo stesso successo, potrebbe portare alla creazione di nuovi integratori alimentari a base di capsaicina per combattere l’obesità.

Una miniera di benefici

Al di là del suo effetto dimagrante, il consumo costante del peperoncino permette di:

Aumentare la resistenza alle infezioni, per la presenza delle vitamine A, C, E, K e del gruppo B che stimolano il sistema immunitario.

Migliorare la circolazione sanguigna e rinforzare le pareti dei vasi.

Equilibrare la pressione del sangue, per il contenuto di potassio.

Ridurre il colesterolo, attraverso l’azione della lecitina (acido grasso insaturo contenuto nei semi) che ne facilita l’utilizzo, allontanandolo dal circolo sanguigno.

Favorire la digestione.

 

 

 

lo sapevi che?

Il sapore piccante del peperoncino è dato proprio dalla capsaicina, particolarmente concentrata nelle costole interne bianche e nei semi. La caspaicina è quella che causa la sensazione di irritazione e bruciore quando si esagera nella dose. Ma il suo effetto è del tutto virtuale: la sensazione di bruciore c’è, ma il danno al tessuto no. Stimolando le terminazioni nervose, i bronchi e le ghiandole causa lacrimazione agli occhi e fa gocciolare il naso.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti