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Chi svolge un lavoro notturno ha maggiori probabilità di ammalarsi di cancro. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sul Journal of Pineal Research e condotta dalla Washington State University Health Sciences Spokane, che ha analizzato gli effetti di un ritmo sonno-veglia alterato sulla salute. Dai risultati è emerso come chi lavora di notte sembrerebbe essere più esposto al rischio di ammalarsi.
Sistema immunitario indebolito
La ricerca ha coinvolto 14 volontari. Il campione è stato diviso in due gruppi. Al primo è stato chiesto di svolgere normali ritmi di lavoro diurno, il secondo è invece stato sottoposto ai ritmi del lavoro notturno. Dopo una settimana, dalle analisi del sangue è emerso come i lavoratori notturni presentassero alterazioni in diversi geni riferibili al cancro e, al contempo, minori capacità del Dna di autoripararsi. In pratica, il sistema immunitario di chi lavora di notte si indebolisce e aumenta il rischio di di contrarre malattie.
Legame ancora da approfondire
Come sottolineano i ricercatori dell’ateneo americano, occorrono però ulteriori approfondimenti per comprendere meglio i motivi e i meccanismi che innescano questa reazione e portano tanti lavoratori della notte ad ammalarsi con maggiore frequenza. Quello che pare certo è che esista un legame tra le alterazioni dell’orologio biologico e il rischio di sviluppare il cancro.