Poco tempo? Alle mamme serve organizzazione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/09/2013 Aggiornato il 30/01/2015

Fra lavoro, casa, figli e marito trovare il tempo per se stesse è un’impresa. Ma le mamme non devono demordere. Basta solo un po’ di organizzazione

Poco tempo? Alle mamme serve organizzazione

Tutte le mamme sono in perenne lotta contro il tempo. Conciliare i diversi ruoli, però, è possibile. Come? Con un po’ di organizzazione. Pianificando le varie attività della famiglia, imparando a delegare, chiedendo aiuto si può trovare un’ora per prendere un caffè con le amiche o per andare in palestra o a fare shopping.

Non avere fretta

Dopo la nascita di un figlio ritrovare i propri spazi è difficile. Ma non impossibile. Bisogna, però, essere consapevoli che molte cose saranno diverse rispetto a prima. Non si può pretendere di ricominciare a comportarsi come un tempo. Ritmi, attività, priorità vanno ritarati, considerando le esigenze del bambino. Il primo consiglio è di non affrettare i tempi. Dopo il parto, è bene concedersi un periodo di “stand by”, in cui preoccuparsi solo di se stesse e del bebè. Solo una volta trascorsi uno-due mesi dal lieto evento, si può iniziare a programmare la propria vita.

Individuare i passatempi preferiti

Per non farsi assorbire completamente dal nuovo ruolo di mamma serve molta organizzazione. Innanzitutto, è bene circoscrivere il cerchio degli interessi. Trovare il tempo per fare tutto è una pretesa irrealistica. Riuscire a ritagliarsi due-tre ore alla settimana per dedicarsi ai propri passatempi preferiti, invece, è assolutamente fattibile.

Imparare a gestire l’agenda

È importante, poi, imparare a gestire al meglio l’agenda. Segnare gli appuntamenti di lavoro inderogabili, le visite dal pediatra, le riunioni con il capo. Chiedere al partner di fare lo stesso e poi confrontare i due planning. Quindi, verificare se ci sono momenti in cui entrambi i genitori non hanno impegni. Sono proprio queste ore di “libertà” da sfruttare per i propri impegni personali: la mamma può chiedere al papà di occuparsi del piccolo mentre va dal parrucchiere o in palestra o esce con un’amica. Se, poi, i genitori non riescono ad alternarsi nella gestione del piccolo, si può chiedere aiuto ai nonni, ad altri parenti o a un’amica. Lasciare il bebè per un paio di ore a settimana a una persona di fiducia non è un dramma… al contrario. La mamma può così avere un po’ di tempo per sé e il piccolo ha l’occasione di socializzare e imparare a stare in mezzo agli altri.

Come comportarsi al lavoro

Anche sul lavoro per le mamme è importante l’organizzazione. Prendere qualche permesso ogni tanto, delegare a un collega più giovane progetti che non richiedono grande esperienza, chiedere al collega più anziano una sostituzione non è indice di scarsa professionalità. 

 
 
 

In breve

NON CI SI DEVE SENTIRE METODICHE

Per combattere la cronica mancanza di tempo che “affligge” tutte le mamme, è necessaria un po’ di organizzazione. Non bisogna temere di diventare troppo metodiche e routinarie: con un bambino, programmare gli impegni è una necessità!

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti