A cura di “La Redazione”Pubblicato il 13/01/2015Aggiornato il 26/01/2015
Detto anche capezzolo introflesso o rientrante, è un disturbo più comune di quello che si pensi e può essere mono o bilaterale
Non si tratta di un solo disturbo estetico, in quanto può interferire notevolmente con la capacità di iniziare e di continuare nell’allattamento al seno. La causa risiede in una brevità dei dotti galattofori (quelli che trasportano il latte) e nella presenza di tessuto fibroso che tira all’interno il capezzolo, impedendone l’erezione.
Che cosa fare
Fare degli esercizi di stiramento manuale specifici. Si può afferrare il capezzolo tra il pollice e l’indice tirandolo in fuori fino a quando non si avverte dolore o nel porre i due pollici sui lati del capezzolo, esercitando una pressione su di esso tirandolo, nello stesso tempo, verso l’esterno. Questi esercizi vanno ripetuti almeno una ventina di volte al giorno.
Usare coppette modellatrici in vendita in farmacia che tirano in fuori i capezzoli.
Spremersi il latte con un tiralatte, così da non perdere il latte e modellare gradualmente il capezzolo con la coppetta del tiralatte.
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