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Il rischio di soffrire di depressione post partum diminuisce se la donna ha partorito con analgesia epidurale. Uno studio condotto in Cina dimostra che questa procedura medica riduce significativamente il rischio di depressione dopo la nascita del bambino.
I risultati dello studio
Secondo i risultati, solo il 14% delle donne che ha scelto l’epidurale per alleviare il dolore durante il parto ha sofferto di depressione nelle 6 settimane successive alla nascita del bebè. Le donne che non hanno usato alcun mezzo per controllare il dolore e sono risultate poi depresse sono risultate, invece, il 35%. Un editoriale della dottoressa Katherine Wisner, specialista in psichiatria del Northwestern’s Asher center for the study and treatment of depressive disorders (Stati Uniti), riprende i risultati di questo studio, importante per capire perché il rischio di soffrire di depressione post partum diminuisce se la donna ha partorito con analgesia epidurale.
La situazione in Italia
Secondo dati del nostro Ministero della salute, la depressione post partum colpisce in Italia almeno 46 mila donne ogni anno. Con diversi livelli di gravità, riguarda dall’8 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6a e la 12a settimana dopo il parto. La donna si sente triste e sola, è facilmente irritabile, piange spesso e non si sente all’altezza degli impegni che la attendono. Prova vergogna mista a senso di colpa, perché crede di non essere una buona madre. Risulta compromessa anche la possibilità di instaurare un rapporto equilibrato e sano con il bambino.
Come funziona l’epidurale
L’epidurale consiste nella somministrazione di farmaci anestetici e analgesici a bassi dosaggi, tramite un’iniezione nello spazio epidurale (o peridurale), una zona della colonna vertebrale, dove passano le radici nervose che arrivano fino all’utero. Il risultato è un rapido e progressivo calo della sensazione dolorosa nella parte inferiore del corpo (dall’ombelico in giù). Secondo questo nuovo studio, il rischio di soffrire di depressione post partum diminuisce se la donna ha partorito con analgesia epidurale.
Inserita nei Lea
Il 26 luglio 2013 il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che inserisce l’analgesia epidurale per il controllo del dolore da parto nelle prestazioni rimborsate dal Servizio sanitario nazionale. La norma dovrebbe consentire al nostro Paese di allinearsi alla media europea di parti eseguiti con analgesia (50-60%, contro il 10-15% dell’Italia, con differenze notevoli da regione a regione).