Depressione post partum colpisce soprattutto 4 anni dopo il parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/07/2014 Aggiornato il 07/07/2014

La percentuale di madri che soffre di depressione post partum è più alta a quattro anni dalla nascita del primogenito 

Depressione post partum colpisce soprattutto 4 anni dopo il parto

La depressione post partum è più comune quattro anni dopo la nascita del primo figlio che durante il primo anno di età del bimbo. Secondo una ricerca australiana, effettuata su un campione di 1.500 mamme, il 10% delle donne ha riportato sintomi depressivi un anno dopo la nascita del primogenito, ma la percentuale è salita al 15% quattro anni dopo.
 

Più depresse a distanza di tempo

Lo studio, che è stato effettuato dal Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne e pubblicato sul Journal of Obstetrics and Gynaecology, indica che le donne colpite da malessere psicologico nel primo anno di vita del bambino hanno più probabilità di soffrire di depression post partum quando il figlio compie i quattro anni e – quell che è peggio – ben il 40% di queste ultime non aveva mai sofferto di depressione in precedenza. Il dato evidenzia che la loro salute mentale è peggiorata con il crescere del bambino.

Servono più controlli

Hannah Woolhouse, autrice principale della ricerca, ha spiegato che i risultati contraddicono l’opinione prevalente secondo cui le madri sono più vulnerabili alla depression post partum nei primi due mesi dopo il parto. Si tratta di uno dei primi studi estesi sulla prevalenza nel tempo della depressione nelle madri, poiché le segue fino a quattro anni dopo il parto. I risultati, secondo Woolhouse, suggeriscono la necessità di estendere sia il monitoraggio della salute mentale delle nuove madri sia il supporto oltre il periodo immediato dopo il parto.

Le mamme a rischio

La vulnerabilità alla depressione nel periodo postnatale non è dovuta soltanto a mutamenti ormonali e fisiologici, ma è anche legata a importanti cambiamenti di vita per la nuova madre. La probabilità di avere a che fare con la depressione quattro anni dopo il primo parto è maggiore nelle donne con basso reddito, che sono diventate mamme in giovane età (tra i 18 e i 24 anni), che hano subito abusi da parte del partner e una sovrapposizione di eventi stressanti (divorzio, problemi di alloggio). 
 

In breve

COLPITI ANCHE I PAPA’

Un altro studio australiano ha rivelato che anche i novelli padri sono vulnerabili alla depressione postnatale. Secondo lo studio del Parenting Research Centre di Melbourne, nei primi 12 mesi dal parto il disturbo colpisce in uguale misura entrambi i genitori, con una percentuale del 9,7% dei padri contro il 9,4% delle madri.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti