Depressione post partum: il decalogo della prevenzione

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 06/04/2018 Aggiornato il 04/08/2018

La depressione post partum mette a rischio la salute e il benessere di mamma e bambino. 10 consigli però possono aiutare a tenerla alla larga

Depressione post partum: il decalogo della prevenzione

Tra il 10 e il 15% delle neomamme italiane soffre di depressione post partum nei primi tre mesi dalla nascita del figlio, cioè tra le 50 e le 100mila donne ogni anno. Meno del 50% chiede aiuto e sostegno: sono dati diffusi dall’Associazione Kairos Donna.

Un problema spesso sottovalutato

La depressione post partum è un problema di salute pubblica, spesso sminuito o sottovalutato. Una giusta attività di formazione e informazione è, invece, fondamentale per combattere lo stigma, ma anche per intercettare condizioni di disagio e fornire gli strumenti per gestirle. A sostegno dell’iniziativa è stata lanciata la campagna social #lamiamaternità.

I consigli per le neomamme

  1. Prenditi il tuo tempo per fare spazio dentro di te a tutti quei pensieri ed emozioni che la maternità porta con sé.
  2. Permettiti di sentirti inadeguata se non sei riuscita a fare qualcosa, come allattare al seno.
  3. Riposa quando il bimbo dorme: non sentirti in dovere di sbrigare le faccende domestiche o altre incombenze. Fai un bagno rilassante o degli esercizi di respirazione.
  4. Mangia bene. Segui una dieta bilanciata che prediliga frutta e verdura.
  5. Continua a volerti bene. Programma un po’ di tempo da dedicare a te stessa per leggere, fare una doccia, telefonare a un’amica.
  6. Programma un aiuto in più, chiedendo a un familiare o una baby-sitter.        
  7. Coinvolgi il papà: conta il lavoro di squadra!
  8. Fatti guidare dal buon senso: paure ed emozioni ambivalenti sono comuni. Permettiti di sentirti insicura, incerta, impreparata, a volte fragile e impacciata.
  9. Rivolgiti a figure specializzate: ci sono dei centri e degli specialisti a cui rivolgersi, gruppi di supporto e associazioni esperti in depressione post partum. Il medico di famiglia può aiutarti. 
  10. Hai il diritto di sbagliare: non c’è giusto e sbagliato, i nuovi genitori si devono conoscere, possono sbagliare, ma hanno bisogno di imparare.
     

 

 
 
 

Da sapere!

Vari studi dimostrano come la depressione post partum non trattata possa produrre effetti dannosi per lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Sanguinamento dopo la “conizzazione”

15/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Le perdite di sangue che si manifestano dopo un intervento di conizzazione effettuato sul collo dell'utero sono un'eventualità normale. La loro scomparsa avviene gradualmente, a mano a mano che si completa il processo di cicatrizzazione.   »

Vomito notturno in seguito a una gastroenterite in un bimbo di tre anni

11/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Può capitare che una gastroenterite dia luogo a strascichi che possono esprimersi proprio con episodi di vomito isolati. Non è necessario preoccuparsene subito, tuttavia se il problema persiste diventa necessario consultare il pediatra curante.   »

Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

05/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti