Depressione post-partum: un progetto di assistenza in Lombardia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/08/2014 Aggiornato il 04/08/2014

La depressione post partum è un disturbo che riguarda circa il 16% delle donne: in Lombardia si affronta con un progetto finanziato dalla Regione

Depressione post-partum: un progetto di assistenza in Lombardia

La depressione post partum è oggi ancora sottovalutata e forse poco compresa. Eppure si stima che di depressione o ansia in gravidanza e nel post-partum ne soffra circa il 16% della popolazione femminile. E alcune ricerche dicono anche di più. Visto l’impatto che questo disturbo può avere sulla madre, sul bambino e su tutta la famiglia, è un problema da non sottovalutare e che richiede un’attenzione sanitaria specifica e accurata. Per questo è partito recentemente in Lombardia un progetto finanziato dalla Regione, e svolto dall’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, con lo scopo di creare un percorso di assistenza e cura per le donne che soffrono di tale patologia.

Dipende da ormoni o fattori esterni

Le cause della depressione post partum possono essere diverse e vanno da squilibri ormonali, dovuti per esempio all’espulsione della placenta e la brusca riduzione di progesterone ed estrogeni, ai fattori psico-sociali, come eventi stressanti precedenti, una gravidanza indesiderata o l’incapacità di adattarsi ai cambiamenti della maternità. I sentimenti provati da chi soffre di depressione post partum sono in genere tristezza, irritabilità, senso di inadeguatezza e perdita di interesse. Spesso il disturbo si risolve da solo nel giro di qualche giorno o settimana, altre volte invece c’è bisogno di un vero e proprio trattamento psicologico o farmacologico. 

Un progetto per individuarla subito

Il progetto lombardo si propone di individuare precocemente la depressione, promuoverne un trattamento tempestivo ed efficace, formare operatori sanitari e sensibilizzare la popolazione sul tema. Il progetto prevede delle visite a domicilio di una psichiatra, di una psicoterapeuta e di volontari che hanno la funzione di supporto nelle attività quotidiane. A queste s’integreranno poi delle figure di specialisti come la neonatologa o il pediatra che una volta al mese, o in base ai bisogni dei bambini, si recherà a casa delle pazienti. In particolare il progetto mira a tracciare delle linee guida comuni per la cura della depressione post partum. In Italia infatti non ci sono linee guida omogenee per tutti e approvate dal Ministero.

In breve

IN LOMBARDIA COLPISCE UNA DONNA SU TRE

Solo in Lombardia 1 mamma su 3 soffre di depressione post partum. Lo ha scoperto una ricerca dell’Osservatorio Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, effettuata su oltre mille cittadini, 502 donne e 500 uomini, fra i 25 e i 55 anni. Il problema è che meno della metà di chi ne ha sofferto ne ha parlato con un medico. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti