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Avere cura della propria igiene intima dopo il parto è fondamentale per stare bene: questa zona, già normalmente delicata, richiede particolare cura dopo lo stress che i tessuti hanno subito per il passaggio del bambino.
Si devono eseguire le manovre giuste ma anche utilizzare detergenti adatti, che rispettino il pH di cute e mucose. Il ginecologo oppure l’ostetrica possono fornire consigli utili.
Come lavarsi dopo il parto
L’igiene intima dopo il parto deve tenere conto di alcune caratteristiche di questa zona, tipiche del puerperio. La donna infatti, in questo periodo, per circa un mese dopo la nascita del bambino, è soggetta alle cosiddette lochiazioni. Queste sono perdite simili alle mestruazioni, attraverso le quali l’utero elimina residui di endometrio.
I tessuti di vagina e perineo possono essere stressati da lacerazioni spontanee oppure può essere stata seguita l’episiotomia per permettere il passaggio del neonato. Di conseguenza l’igiene intima deve prevenire la possibile comparsa di infezioni in una zona in cui sono presenti piccole ferite, evitando il contatto con batteri presenti nelle feci o che possono proliferare a causa della presenza del sangue delle perdite.
Le manovre corrette
Nei giorni trascorsi alla maternità, il ginecologo e le ostetriche suggeriscono il modo corretto per prendersi cura della propria zona intima. Una volta a casa, è opportuno dedicarsi ad una attenta igiene intima almeno mattino e sera, seguendo queste indicazioni:
- lavarsi sempre le mani prima e dopo le operazioni di igiene intima
- sciacquare la zona genitale con acqua fresca dopo la minzione, eventualmente applicando per qualche istante un impacco freddo in caso di bruciore e infiammazione
- se c’è stata anche defecazione, è importante rimuovere i residui di feci con carta igienica limitatamente all’ano, evitando il movimento da dietro verso perineo e vulva per evitare di portare batteri in questa zona
- per il lavaggio, è opportuno evitare sapone solido, soprattutto se in comune con altri componenti della famiglia. Il lavaggio, anche in questo caso, va eseguito dalla zona anteriore verso quella posteriore, ossia da vulva verso perineo e mai viceversa
- quindi si risciacqua accuratamente con acqua a temperatura ambiente e si tampona con una salvietta assolutamente personale, da cambiare tutti i giorni
- sarebbe meglio, soprattutto se le perdite post parto sono abbondanti, utilizzare rotoli usa e getta di tessuto-non tessuto. Assorbono bene e non lasciano residui nella zona intima
- per asciugare, si deve tamponare delicatamente senza strofinare.
Questi consigli valgono sempre, ossia la donna può continuare a seguirli sempre, anche quando le ferite si sono rimarginate ed è trascorso il periodo immediatamente successivo al post-parto.
I prodotti da scegliere
L’igiene intima dopo il parto dovrebbe impiegare prodotti specifici per questo periodo delicato. Il medico, l’ostetrica, il farmacista possono suggerire i detergenti migliori da utilizzare, che dovrebbero rispettare alcune caratteristiche, vediamole:
- non essere solidi, perché a contatto con l’aria e quindi con possibili germi
- non contenere saponi e tensioattivi, sostanze che producono molta schiuma e quindi possono impoverire la pelle e le mucose della zona genitale
- essere dermatologicamente testati, quindi non esporre al rischio di irritazioni e di reazioni allergiche
- avere un’azione lenitiva, ossia addolcente e calmante sulle zone infiammate grazie a componenti come camomilla, calendula, tiglio, malva
- essere adatti per un uso quotidiano, quindi tali da poter essere utilizzati tutti i giorni
- avere un pH neutro, quindi attorno al 7, perché durante la gravidanza e il parto il pH si modifica leggermente, diventando più basico.
L’igiene intima dopo l’episiotomia
In alcuni casi, per evitare la lacerazione dei tessuti del perineo durante il passaggio della testa del bambino, è necessario eseguire un’episiotomia. Si tratta di un’incisione di pochi centimetri, che richiede l’applicazione di punti di sutura, riassorbibili nel giro di qualche giorno.
L’episiotomia si risolve abbastanza rapidamente, ma è importante osservare le indicazioni di igiene intima corretta per evitare che possa comparire un’infezione. Nei primi giorni, può essere utile lavare la zona almeno una volta al giorno con una soluzione blandamente disinfettante e antibatterica. Si prepara sciogliendo apposite bustine acquistate in farmacia, in acqua tiepida, seguendo le indicazioni per il lavaggio delle parti intime. Se si avverte dolore e si nota la comparsa di pus, è importante rivolgersi al ginecologo che potrà effettuare una visita e suggerire un prodotto per applicazione locale.
Come scegliere gli assorbenti
La scelta degli assorbenti giusti svolge un ruolo importante nell’igiene intima dopo il parto. Questi dispositivi devono infatti mantenere ben asciutta la zona intima, per evitare il rischio di irritazioni o addirittura di infezioni nel caso di episiotomia.
- Per i primi giorni è meglio utilizzare gli assorbenti specifici per il post parto, che si trovano in farmacia e nella grande distribuzione. Sono più spessi rispetto agli assorbenti per le mestruazioni, ma è opportuno cambiarli con una certa frequenza, sempre dopo l’igiene intima e ogni 4-5 ore
- Solitamente ogni donna ne ha una dotazione quando si reca in ospedale per il parto, ma è bene procurarsene una scorta anche a casa, perché le lochiazioni durano circa un mese e compaiono anche in caso di parto cesareo
- Per favorire la cicatrizzazione dei tessuti, dopo l’igiene intima sarebbe consigliabile restare per qualche minuto senza assorbente, in posizione semisdraiata sul letto con il materasso protetto da un tappetino igienico
- Gli assorbenti vanno indossati con mutandine apposite per il puerperio, in cotone traspirante o rete di cotone.
Dopo due o tre settimane, si può passare agli assorbenti tradizionali.
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In breve
L’igiene intima dopo il parto è importante per favorire la cicatrizzazione dei tessuti dopo lacerazione ed episiotomia, oltre che per prevenire irritazioni e arrossamenti. Si utilizzano detergenti delicati e non schiumogeni, seguendo le eventuali indicazioni di ginecologo, ostetrica o farmacista