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Le ferite da episiotomia e parto cesareo possono essere fastidiose per la neomamma. Le prime cure per medicarle vengono fatte in ospedale. Una volta a casa, con qualche attenzione e accorgimento, è poi possibile accelerare la guarigione di queste due ferite.
Nel caso di episiotomia
I punti di sutura vengono di solito riassorbiti in 5-6 giorni. Spesso, però, il fastidio e il dolore dovuti all’incisione si acutizzano poco prima che la ferita si rimargini completamente, perché il taglio è situato in un’area in cui i liquidi possono accumularsi nei lembi della ferita. La pelle perciò risulta un po’ gonfia e tesa e può presentare piccoli ematomi, con il risultato che i punti danno più fastidio. Nei primi giorni dopo il parto è normale provare fastidio e un po’ di dolore. Le ferite possono bruciare al passaggio dell’urina, ma il dolore andrà a diminuire a mano a mano che la ferita si rimargina. Ecco come prendersi cura della ferita e accelerarne la guarigione.
– Lavare il perineo con acqua tiepida 2 volte al giorno. È possibile utilizzare anche polveri disinfettanti specifiche, prescritte dal ginecologo, da diluire nell’acqua del bidet. È importante asciugare poi bene la zona, perché l’umidità rallenta la guarigione, tamponando la parte delicatamente con un asciugamano morbido ed evitando di sfregare.
– Per agevolare il processo di guarigione può essere utile collocare apposite salviettine tra l’assorbente e la ferita dell’episiotomia. Per alleviare il fastidio dei punti, poi, si possono applicare impacchi di ghiaccio e una crema analgesica.
– Se i punti sono molto fastidiosi, può essere d’aiuto sedersi su un salvagente o un anello di gomma (in vendita nei negozi di articoli sanitari).
Nel caso di parto cesareo
In genere, la neomamma che ha partorito con il cesareo
viene dimessa dall’ospedale 4 giorni dopo l’intervento e dopo una visita ginecologica di controllo. I punti della ferita possono essere rimossi proprio durante la visita o, in alternativa, qualche giorno dopo. Il medico fornisce inoltre alla neomamma tutte le indicazioni necessarie su come medicare la ferita da sola a casa. Una volta eliminati i punti esterni, la ferita è perfettamente chiusa, anche se può apparire ancora gonfia e di colore rosso scuro: con il passare del tempo, comunque, la cicatrice si noterà sempre meno, diventando quasi invisibile. Ecco qualche utile indicazione per la mamma in merito alla disinfezione della ferita.
– Cercare di non bagnare la ferita almeno per una settimana, evitando per esempio di immergersi nella vasca o di fare la doccia: meglio lavarsi a pezzi.
Nella prima settimana dopo il parto, pulire la cicatrice utilizzando una garza sterile imbevuta di euclorina (un disinfettante leggero) diluita nell’acqua.
– Asciugare la cicatrice con dolcezza, tamponandola con un asciugamano morbido e pulito, senza sfregare.
– Ricoprire la ferita con una garza asciutta trattenuta da un cerotto per evitare che possa venire a contatto con i vestiti.
– Evitare di esporre la cicatrice al sole: potrebbe scurirsi in modo permanente per un processo di fissazione della melanina (il pigmento che colora la pelle).
– Non esitare a telefonare all’ospedale o al proprio ginecologo se si notano strani arrossamenti o secrezioni di liquido giallastro provenienti dalla cicatrice: potrebbe trattarsi di un’infezione.