Mini-addominoplastica funziona dopo il parto?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 07/03/2022 Aggiornato il 07/03/2022

La mini-addominoplastca, versione meno invasiva della classica addominoplastica, è ideale per ritrovare l'armonia delle forme dopo la nascita del bebè

Mini-addominoplastica funziona dopo il parto?

Uno dei ricordi più spiacevoli della gravidanza è sicuramente la pancia che non torna più come prima. Succede spesso infatti che, sia pur perdendo tutti i chili presi durante l’attesa, resti a livello dell’addome un rotolino di grasso accompagnato da una perdita di tono del tessuto sottoposto a un forte stress prima e dopo il parto. In questi casi si può intervenire con la mini-addominoplastica di cui ci parla il dottor Sergio Noviello, chirurgo plastico, Direttore Sanitario del Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre a Milano.

Che cosa è la mini-addominoplastica?

«È la versione meno invasiva della classica addominoplastica, un intervento poco impegnativo e veloce che permette di rimodellare la parte bassa dell’addome rimuovendo gli eccessi cutanei e il grasso localizzato che spesso rimangono dopo una gravidanza e che risultano particolarmente difficili da eliminare solo con la dieta e l’attività fisica» spiega il dottor Noviello.

Quando fare la mini-addominoplastica?

«La mini-addominoplastica è indicata nel caso sia presente un cedimento del tessuto di piccola o media entità con adiposità localizzate, entrambe limitate alla parte inferiore dell’addome, fra l’ombelico e il pube» precisa Noviello. «È proprio quello che succede dopo una gravidanza: la mini-addminoplastica, oltre a rimodellare il ventre con un rafforzamento dei muscoli addominali, può anche essere utile per migliorare gli esiti di un taglio cesareo».

Quanto fa male la mini-addominoplastica?

«La mini-addominoplastica è un intervento non invasivo. Viene eseguito in anestesia locale con sedazione e grazie all’innovativa tecnica BAT (acronimo di Bloodless Atraumatic Tecnique) vengono ridotti al minimo i danni al tessuto e il conseguente sanguinamento e questo consente di avere tempi di recupero molto veloci, attorno alle 24-48 ore, con pochi disagi e fastidi nel post-operatorio – spiega Noviello-.  Indolenzimento, edema e bruciore, spariscono in poco tempo. Dopo uno, due giorni di riposo, si può tornare gradualmente alla normalità indossando per 7-10 giorni una guaina compressiva; basta solo attendere un mese per fare sport e altre attività fisiche intense».

Quando costa la mini-addominoplastica?

Anche in versione mini, resta pur sempre un intervento chirurgico che necessita di sala operatoria e della presenza di più operatori. Per questo il costo non può essere inferiore ai 7mila euro. Meglio sempre diffidare di chi propone interventi a prezzi stracciati che possono esporre a seri rischi per la salute.

 

 

 
 
 

In sintesi

Quando fare la mini-addominoplastica?

Anche subito dopo l’allattamento perché è un intervento veloce, non necessita di ricovero e consente di riprendere presto le attività con il piccolo.

Chi non può fare la mini-addominoplastica?

La mini-addominoplastica è un intervento per rimodellare non per dimagrire: non funziona quando l’accumulo di grasso è eccessivo e quando la perdita di tono è molto significativa tanto da creare un vero e proprio “grembiule”.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti