Pancera post parto: quando serve?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 18/04/2024 Aggiornato il 18/04/2024

Utile in alcuni casi, come ad esempio dopo un cesareo, la pancera può risultare poco efficace, se non addirittura avere effetti negativi, dopo un parto naturale. Ne parliamo con il dottor Riccardo Giordano Bruno di Mindful Beauty Experience di Milano.

In caso si scelga di indossare una pancera post parto occorre valutare bene tutti i pro e i contro. Perché non è sempre indicata e in alcuni casi può addirittura risultare controproducente

Una pancera post parto può essere utile in alcuni casi, ad esempio dopo il cesareo mentre può risultare poco efficace, se non addirittura avere effetti negativi, dopo un parto naturale. Vediamo insieme all’esperto se e quando è bene metterla, come sceglierla e come indossarla correttamente.

Indossare una pancera post parto? Gli esperti sono da sempre divisi sulla questione che genera non pochi dubbi anche nelle mamme. «La gravidanza e il parto rappresentano un’esperienza straordinaria per il corpo femminile, ma possono anche lasciare segni significativi» commenta il dottor Riccardo Giordano Buono, personal training presso Mindful Beauty Experience a Milano. «Tra questi uno dei più comuni è la distensione addominale che può essere accompagnata da una serie di problemi fisici come dolore lombare, debolezza muscolare e perdita di tono nella regione addominale. Per aiutare a contrastare questi effetti e promuovere una rapida risoluzione della problematica molte donne scelgono di utilizzare una pancera post-parto. Tuttavia, ci sono considerazioni importanti da tenere presenti in tema, valutando in modo particolare se e quando è utile indossarla o meno e anche il modello giusto da scegliere». Vediamo quindi insieme all’esperto l’uso della pancera post parto, spiegandone la funzione, quando usarla e quando no, e come dovrebbe essere selezionata e utilizzata correttamente.

A cosa serve?

Dopo la nascita di un bebè il corpo della donna deve riprendere il suo equilibro. Si tratta di un processo fisiologico che, considerando i forti cambiamenti avvenuti durante la gravidanza, procede in maniera graduale e richiede tempi molto lunghi. Tutti gli organi e gli apparati sono coinvolti in questo lento processo di ritorno alla normalità che si calcola nel 70% delle donne richieda fino ad un anno per essere completato. Anche l’apparato muscolare lentamente riprende forza e tono, anche se questo processo può essere più complesso in una zona come quella addominale sottoposta durante i nove mesi a un forte stress dovuto al dilatarsi e al repentino ridursi dei volumi. È naturale infatti che il ventre, teso al massimo durante la gravidanza, si presenti come “svuotato”, rilassato o addirittura flaccido dopo la nascita. Tutto quanto possa favorire il fisiologico processo di recupero nel post parto è quindi ben accetto; è proprio in questa ottica che per consuetudine si suggerisce l’uso di una pancera nel dopo parto proprio per sostenere i muscoli addominali nella fase delicata di ripresa del tono. «La pancera post parto, o cintura post parto, è un indumento progettato per sostenere l’addome e la regione lombare dopo il parto» precisa l’esperto che ne elenca le sue principali funzioni.

  • Sostegno addominale: durante la gravidanza i muscoli addominali si allungano per lasciare spazio al bambino in crescita. Dopo il parto questi muscoli possono risultare deboli e allentati. La pancera fornisce un sostegno aggiuntivo per aiutare a rafforzare e tonificare i muscoli addominali, facilitando il recupero nella fase post parto.
  • Alleviamento del dolore: molte donne sperimentano dolore lombare dopo il parto, causato dallo stress sulle articolazioni e dai cambiamenti nella postura. Indossare una pancera post parto può ridurlo fornendo un supporto aggiuntivo alla schiena e alla regione lombare.
  • Miglioramento della postura: la pancera post parto può aiutare a mantenere una postura corretta durante l’allattamento al seno o mentre si solleva il bambino, prevenendo la curvatura eccessiva della colonna vertebrale.
  • Compressione addominale: la compressione esercitata dalla pancera, purchè sia leggera, può aiutare a ridurre il gonfiore e la flaccidità dell’addome, favorendo una rapida ritrazione degli organi interni e della pelle distesa.

Pancera post parto naturale

Anche se la pancera è oggetto di opinioni discordanti tra gli specialisti, va precisato che il suo utilizzo è ormai generalmente sconsigliato dopo un parto spontaneo, fatta eccezione per alcune circostanze particolari. Si preferisce infatti che la donna riprenda liberamente a muoversi e a far lavorare i muscoli che rischiano invece di “addormentarsi” indossando una pancera che li supporta. In sostanza, nel caso di parto naturale i danni nell’indossare una pancera superano i benefici. Se è innegabile, infatti, che tenere la pancera possa dare una certa sensazione di benessere, grazie al sostegno che offre soprattutto alla schiena, la compressione che esercita può risultare dannosa per i seguenti motivi:

  • la pancera esercita una pressione eccessiva su vescica, addome e stomaco
  • restringe la circonferenza della vita
  • stringendo la pancia, aumenta la pressione addominale e la spinta sul pavimento pelvico già messo a dura prova dalla gravidanza e dal parto naturale. Questo può aumentare il rischio di incontinenza urinaria e prolasso.
  • può alterare la respirazione rendendo il respiro meno profondo e aumentarne la frequenza.
  • aumenta la possibilità di reflusso gastroesofageo nei soggetti già predisposti.
  • può causare rigidità a livello della colonna vertebrale con conseguenze anche sulla postura e sulle articolazioni.

«Ci sono comunque due situazioni in cui è possibile trarre vantaggio dall’uso della pancera» commenta l’esperto.

  • Durante l’attività fisica: indossare la pancera durante l’attività fisica leggera, come camminare o fare esercizi non eccessivamente impegnativi, può fornire un supporto aggiuntivo e favorire una postura corretta. Tuttavia, è importante evitare di indossarla durante l’esercizio intenso o quando si sollevano pesi, attività per altro poco indicate dopo il parto e in allattamento, poiché potrebbe limitare la mobilità e la capacità di respirare correttamente.
  • Durante l’allattamento al seno: molte donne trovano utile indossare la pancera durante l’allattamento per sostenere il peso del seno e mantenere una postura confortevole.

Pancera post parto cesareo

Diverso il discorso quando bisogna indossare la pancera post parto cesareo. In questi casi il ritorno alla normalità è forzatamente più lento, anche se i tempi sono molto variabili da donna a donna. La pancera può essere allora di giovamento per riacquistare in fretta una sufficiente mobilità e alleviare il fastidio che, in genere, per un certo periodo si avverte nella zona del basso ventre.

Ma anche in questo caso non mancano pareri discordanti. Alcuni esperti sostengono invece che l’uso della pancera potrebbe ostacolare la cicatrizzazione del taglio e che sarebbe opportuno quindi rimandarne l’impiego a quando la ferita è completamente risanata. Per sicurezza, quindi, è sempre opportuno chiedere il parere del ginecologo curante dal momento che ogni donna ha una storia a sé anche per quanto riguarda gravidanza e parto. E non va dimenticato poi che, anche nel caso di un cesareo, l’uso della pancera comporta gli stessi effetti compressivi negativi elencati sopra. Il sostegno offerto ai muscoli addominali rischia, infine, di non farli lavorare: è importante invece che riprendano gradualmente la loro capacità funzionale in modo che possano ritrovare fisiologicamente forza e compattezza.

Pancera post parto o movimento? 

Sia nel caso del parto naturale che di taglio cesareo i muscoli addominali possono recuperare tono solo se vengono attivati. Anche se è consigliabile attendere i canonici quaranta giorni dopo il parto prima di riprendere l’attività fisica ad una certa intensità, è importante, appena ci si sente in forza, tornare a fare un po’ di movimento. Questo serve sia a smaltire più velocemente i chili rimasti dopo la gravidanza, sia a rimettere in moto la muscolatura di tutto il corpo, compresa quella addominale. Può essere utile, ad esempio, camminare a passo spedito portando a spasso il bebè nella carrozzina, salire e scendere le scale a piedi, pedalare lentamente sulla cyclette. Il movimento, per di più, oltre a mettere moto il metabolismo e favorire il dimagrimento e la tonificazione dei muscoli, è prezioso per modulare in senso positivo l’umore. Anche i cosmetici possono venire in aiuto per contrastare la pancia molle  che spesso rimane dopo il parto: le formule rassodanti in particolare supportano la cute nel suo lento processo di ripresa dell’elasticità e del tono. Va ricordato però che non si tratta di bacchette magiche e che la loro efficacia nasce da un uso regolare, una volta al giorno per almeno un paio di mesi dopo il parto.

Quando è il caso di metterla e quando no

La pancera può rivelarsi utile in alcune circostanze specifiche come, ad esempio, quando si hanno problemi di diastasi addominale, in presenza di ernie addominali o nel caso di interventi chirurgici addominali pregressi. Qualora, anche senza precise indicazioni, si valuti l’opportunità di indossare una pancera per avere sollievo e sostegno, è bene farlo solo nei primi giorni dopo la nascita del bebè o dell’intervento per il cesareo e per un tempo limitato, solo finché non si riprende a muoversi con maggiore autonomia. Ovviamente si può optare per indossare la pancera in un’occasione particolare durante la quale si desidera presentarsi al meglio: in questo caso la pancera ha una funzione puramente estetica e può anche essere sostituita con una guaina.

«E’ importante anche sapere quando la pancera va evitata» commenta l’esperto. Vediamo insieme quindi quando non è il caso di metterla:

  • In caso di ferite o in presenza di irritazioni cutanee: se si sviluppano ferite, irritazioni cutanee o eruzioni cutanee sotto la pancera è importante interromperne immediatamente l’uso e consultare un medico.
  • Durante il sonno: è consigliabile evitare di indossare la pancera durante il sonno poiché potrebbe interferire con il riposo e causare disagio.
  • Se causa disagio o difficoltà respiratorie: se la pancera è troppo stretta o limita la capacità di respirare correttamente, è importante rimuoverla immediatamente e cercare un modello più adatto.

Come scegliere la pancera post parto

«Quando si sceglie una pancera post-parto, è importante considerare diversi fattori in modo che svolga al meglio la sua funzione senza creare fastidi» commenta Giordano Buono.

Misura corretta: assicurati di scegliere una pancera della giusta misura per il tuo corpo. Misura attentamente la circonferenza della vita e segui le indicazioni del produttore per determinare la taglia corretta.

Supporto adeguato: cerca una pancera con un supporto aggiuntivo nella zona addominale e lombare. Assicurati che fornisca una compressione leggera ma efficace senza limitare eccessivamente i movimenti.

Materiali traspiranti: opta per una pancera realizzata in materiali traspiranti e confortevoli per evitare irritazioni cutanee e permettere una corretta circolazione dell’aria. No invece a pancere in tessuti molto rigidi che possono risultare eccessivamente compressive e quindi fastidiose: il tessuto ideale deve essere elastico e modellante, ma deve potersi estendere senza dover esercitare troppa forza.

Facilità di utilizzo: scegli una pancera con chiusure regolabili che risulti facile da indossare e da togliere, soprattutto nelle prime settimane dopo il parto, quando potresti avere difficoltà di movimento.

In alternativa alla classica pancera, offrono praticità e perfetta versatilità gli slip post parto contenitivi che hanno una fascia addominale di sostegno integrata.

Consigli del medico

Prima di acquistare e utilizzare una pancera post parto, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o un professionista sanitario per assicurarsi che sia adatta al proprio caso specifico e alle proprie esigenze di recupero.

Corretta manutenzione

La pancera si lava a mano in acqua a 30° C con sapone di Marsiglia o detersivo per capi delicati. Dopo un risciacquo accurato, non va strizzata ma passata in un asciugamano di spugna per eliminare il più possibile l’acqua. Si stende poi orizzontalmente e si lascia asciugare preferibilmente all’aria, senza stirarla. La pancera si può anche lavare in lavatrice con un programma veloce per capi delicati avendo cura di chiudere il velcro e di riporla preferibilmente nell’apposito sacchetto per lavaggio.

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In breve

La pancera post parto può essere un alleato prezioso nel processo di recupero dopo il parto, fornendo supporto, sollievo dal dolore e promuovendo una rapida ritrazione addominale. Tuttavia, è importante utilizzarla in modo appropriato e sapere quando è meglio evitarne l’uso. Scegliere una pancera di alta qualità, indossarla correttamente e consultare un medico prima di utilizzarla può aiutare a massimizzare i suoi benefici e favorire una guarigione ottimale dopo il parto.

 

 

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