Pancera post parto: sì o no?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 21/04/2023 Aggiornato il 21/04/2023

Una pancera post parto può essere utile in alcuni casi, ad esempio dopo il cesareo mentre può risultare poco efficace, se non addirittura avere effetti negativi, dopo un parto naturale. Vediamo insieme se e quando è bene metterla

In caso si scelga di indossare una pancera post parto occorre valutare bene tutti i pro e i contro. Perché non è sempre indicata e in alcuni casi può addirittura risultare controproducente

Indossare una pancera post parto? Gli esperti sono da sempre divisi sulla questione che genera non pochi dubbi anche nelle mamme. Alcuni sostengono infatti che portare una fascia che comprime la pancia aiuti la ripresa della muscolatura addominale dopo il parto e riduca il dolore nel caso di un cesareo. Altri, e attualmente si possono considerare la maggioranza, ne sconsigliano l’impiego se non in determinate circostanze. Vediamo insieme quindi se e quando è davvero utile l’impiego di una pancera post parto.

Pancera post parto a cosa serve

Dopo la nascita di un bebè il corpo della donna deve riprendere il suo equilibro. Si tratta di un processo fisiologico che, considerando i forti cambiamenti avvenuti durante la gravidanza, procede in maniera graduale e richiede tempi molto lunghi. Tutti gli organi e gli apparati sono coinvolti in questo lento processo di ritorno alla normalità che si calcola nel 70% delle donne richieda fino ad un anno per essere completato. Anche l’apparato muscolare lentamente riprende forza e tono, anche se questo processo può essere più complesso in una zona come quella addominale sottoposta durante i nove mesi a un forte stress dovuto al dilatarsi e al repentino ridursi dei volumi. È naturale infatti che il ventre, teso al massimo durante la gravidanza, si presenti come “svuotato”, rilassato o addirittura flaccido dopo la nascita. Tutto quanto possa favorire il fisiologico processo di recupero nel post parto è quindi ben accetto; è proprio in questa ottica che per consuetudine si suggerisce l’uso di una pancera nel dopo parto proprio per sostenere i muscoli addominali nella fase delicata di ripresa del tono. Si tratta di una fascia in cotone elastico o per lo più in materiale sintetico, dotata di velcro per regolarne la misura, che avvolge e sostiene l’addome e la schiena. Il suo scopo principale è quello di esercitare una pressione controllata e mirata nella zona del ventre così da favorire più velocemente la ripresa della forma che si aveva prima della gravidanza.

Pancera post parto naturale

Anche se la pancera è oggetto di opinioni discordanti tra gli specialisti, va precisato che il suo utilizzo è ormai generalmente sconsigliato dopo un parto spontaneo, fatta eccezione per alcune circostanze particolari. Si preferisce infatti che la donna riprenda liberamente a muoversi e a far lavorare i muscoli che rischiano invece di “addormentarsi” indossando una pancera che li supporta. In sostanza, nel caso di parto naturale i danni nell’indossare una pancera superano i benefici. Se è innegabile, infatti, che tenere la pancera possa dare una certa sensazione benessere, grazie al sostegno che offre soprattutto alla schiena, la compressione che esercita può risultare dannosa per i seguenti motivi:

  • la pancera esercita una pressione eccessiva su vescica, addome e stomaco
  • restringe la circonferenza della vita
  • stringendo la pancia, aumenta la pressione addominale e la spinta sul pavimento pelvico già messo a dura prova dalla gravidanza e dal parto naturale. Questo può aumentare il rischio di incontinenza urinaria e prolasso.
  • può alterare la respirazione rendendo il respiro meno profondo e aumentarne la frequenza.
  • aumenta la possibilità di reflusso gastroesofageo nei soggetti già predisposti.
  • può causare rigidità a livello della colonna vertebrale con conseguenze anche sulla postura e sulle articolazioni.

Pancera post parto cesareo

Diverso il discorso quando il parto avviene con il taglio cesareo. In questi casi il ritorno alla normalità è forzatamente più lento, anche se i tempi sono molto variabili da donna a donna. La pancera può essere allora di giovamento per riacquistare in fretta una sufficiente mobilità e alleviare il fastidio che, in genere, per un certo periodo si avverte nella zona del basso ventre.

Ma anche in questo caso non mancano pareri discordanti. Alcuni esperti sostengono invece che l’uso della pancera potrebbe ostacolare la cicatrizzazione del taglio e che sarebbe opportuno quindi rimandarne l’impiego a quando la ferita è completamente risanata. Per sicurezza, quindi, è sempre opportuno chiedere il parere del ginecologo curante dal momento che ogni donna ha una storia a sé anche per quanto riguarda gravidanza e parto. E non va dimenticato poi che anche nel caso di un cesareo l’uso della pancera comporta gli stessi effetti compressivi negativi elencati sopra. Il sostegno offerto ai muscoli addominali rischia, infine, di non farli lavorare: è importante invece che riprendano gradualmente la loro capacità funzionale in modo che possano ritrovare fisiologicamente forza e compattezza.

Pancera post parto o movimento? 

Sia nel caso del parto naturale che di taglio cesareo i muscoli addominali possono recuperare tono solo se vengono attivati. Anche se è consigliabile attendere i canonici quaranta giorni dopo il parto prima di riprendere l’attività fisica ad una certa intensità, è importante, appena ci si sente in forza, tornare a fare un po’ di movimento. Questo serve sia a smaltire più velocemente i chili rimasti dopo la gravidanza, sia a rimettere in moto la muscolatura di tutto il corpo, compresa quella addominale. Può essere utile, ad esempio, camminare a passo spedito portando a spasso il bebè nella carrozzina, salire e scendere le scale a piedi, pedalare lentamente sulla cyclette. Il movimento, per di più, oltre a mettere moto il metabolismo e favorire il dimagrimento e la tonificazione dei muscoli, è prezioso per modulare in senso positivo l’umore. Anche i cosmetici possono venire in aiuto per contrastare la pancia molle  che spesso rimane dopo il parto: le formule rassodanti in particolare supportano la cute nel suo lento processo di ripresa dell’elasticità e del tono. Va ricordato però che non si tratta di bacchette magiche e che la loro efficacia nasce da un uso regolare, una volta al giorno per almeno un paio di mesi dopo il parto.

Pancera post parto: quando metterla

La pancera può rivelarsi utile in alcune circostanze specifiche come, ad esempio, quando si hanno problemi di diastasi addominale, in presenza di ernie addominali o nel caso di interventi chirurgici addominali pregressi. Qualora, anche senza precise indicazioni, si valuti l’opportunità di indossare una pancera per avere sollievo e sostegno, è bene farlo solo nei primi giorni dopo la nascita del bebè o dell’intervento per il cesareo e per un tempo limitato, solo finché non si riprende a muoversi con maggiore autonomia. Fondamentale poi non indossare la pancera per tutto il giorno ma solo nei momenti in cui si è in movimento come, ad esempio, quando si esce o si fanno lavori di casa. Inutile, infatti, tenerla quando si è a letto o sedute sul divano mentre si può optare per indossarla in un’occasione particolare durante la quale si desidera presentarsi al meglio: in questo caso la pancera ha una funzione puramente estetica.

Migliore pancera post parto

La pancera giusta? Deve comprimere ragionevolmente, ma senza provocare un fastidioso senso di costrizione. Attenzione anche ad evitare pancere in tessuti molto rigidi che possono risultare eccessivamente compressive e quindi fastidiose. Il tessuto ideale deve essere elastico e modellante, ma deve potersi estendere senza dover esercitare troppa forza. Le pancere si possono acquistare nei negozi di intimo, in quelli specializzati per mamme e bebè e on line. Tra le marche consigliate suggeriamo Chicco e Prénatal, Relax Maternity e Farmacell, Anita Maternity e Mysanity. La pancera si lava a mano in acqua a 30° C con sapone di Marsiglia o detersivo per capi delicati. Dopo un risciacquo accurato, non va strizzata ma passata in un asciugamano di spugna per eliminare il più possibile l’acqua. Si stende poi orizzontalmente e si lascia asciugare preferibilmente all’aria, senza stirarla. La pancera si può anche lavare in lavatrice con un programma veloce per capi delicati avendo cura di chiudere il velcro e di riporla preferibilmente nell’apposito sacchetto per lavaggio.

 

 
 
 

In sintesi

Indossare una pancera post parto non è un obbligo. Anzi, molti esperti arrivano addirittura a sconsigliarla nel caso di parto naturale per diverse ragioni tra cui quella che può impedire il lavoro dei muscoli addominali e rallentare il fisiologico processo di recupero del tono. Occorre quindi valutare caso per caso, anche seguendo il consiglio del ginecologo, se e quando sia opportuno metterla, soprattutto dopo un cesareo.

 

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