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Subito dopo che il bebè è venuto alla luce, l’utero comincia a contrarsi. In termini medici, per definire queste contrazioni si usa l’espressione “morsi uterini”. Si tratta di uno dei problemi del post parto e del puerperio, il periodo di 40 giorni che segue il parto.
Cominciano subito dopo la nascita
Nei giorni immediatamente successivi alla nascita del piccolo, la mamma può accusare fastidi e dolori addominali. Tutta colpa dei morsi uterini. In pratica, l’utero comincia a contrarsi al fine di ridurre il suo volume, fino a tornare alle dimensioni di prima (involuzione uterina). Queste contrazioni talvolta sono molto forti e dolorose.
Durano sei settimane circa
Il processo di involuzione uterina richiede circa sei settimane, anche se la sua durata e l’intensità possono variare da donna a donna. In alcuni casi, tutto avviene in maniera silenziosa, senza causare alcun fastidio.
Più intensi se si allatta
I morsi uterini possono essere particolarmente intensi nel corso dall’allattamento: la stimolazione dei capezzoli in seguito alla suzione del neonato, infatti, favorisce la secrezione di ossitocina, un ormone in grado di causare contrazioni uterine.
Non servono cure
Il dolore scompare spontaneamente quando l’utero è ritornato alle dimensioni originarie. La mamma deve solo stare tranquilla e avere pazienza. Solo se il dolore è molto forte, è possibile prendere un leggero analgesico a base di paracetamolo, che non disturba l’allattamento. In ogni caso, è sempre bene chiedere consiglio al ginecologo prima di ricorrere a qualsiasi trattamento.
In breve
SCOMPAIONO NEL GIRO DI POCO TEMPO
Tra i disturbi del puerperio, i morsi uterini sono, in genere, quelli destinati ad attenuarsi per primi.