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Durante il puerperio – il periodo di 6-8 settimane che segue la nascita del bebè – l’utero, aumentato di volume nel corso dei 9 mesi, recupera gradualmente le sue dimensioni originarie per effetto delle contrazioni uterine che pochi minuti dopo il parto vengono riattivate in forma più lieve rispetto a quelle del travaglio. Alle contrazioni si associano le lochiazioni – perdite vaginali di sangue, muco e tessuti gravidici (l’endometrio, la mucosa che riveste le pareti dell’utero, e i residui del sacco amniotico) – che consentono all’organo che ha ospitato il feto di svuotarsi e di ripulirsi. Ecco quando finiscono i morsi uterini e cosa fare nel frattempo con i consigli della dottoressa Daniela Fantini, ginecologa presso il consultorio Cemp di Milano.
Quanto possono durare i morsi uterini?
La durata di questo processo varia da donna a donna ma, indicativamente, è compresa tra le 3 e le 6 settimane: più precisamente, le lochiazioni finiscono prima se la neomamma allatta al seno, in quanto la suzione del capezzolo da parte del neonato, oltre a stimolare la produzione di latte, determina l’aumento della concentrazione nel sangue di ossitocina, un ormone che intensifica la potenza e il numero delle contrazioni, accelerando i tempi di “recupero” dell’utero.
Quanto durano i dolori dopo il parto?
Le contrazioni dell’utero tendono ad aumentare quando il piccolo viene allattato al seno e, in alcuni casi, suscitano fitte simili a quelle provocate dalle doglie, e proprio per questo motivo vengono definite “morsi uterini”. Nel caso il dolore risulti particolarmente intenso, il ginecologo potrebbe prescrivere alla neomamma un leggero analgesico a base di paracetamolo, in quanto tale sostanza non presenta controindicazioni riguardo all’allattamento al seno.
In genere, comunque, i morsi uterini sono meno dolorosi dopo il primo parto, mentre tendono a divenire più intensi a cominciare dal secondo figlio.
Come devono essere le perdite post parto?
Le perdite che accompagnano l’attività contrattile dell’utero durante il puerperio (ossia i morsi uterini) variano il loro aspetto col passare dei giorni e delle settimane in base al seguente schema:
- primi 4-5 giorni: lochi “sanguigni”, simili alle mestruazioni;
- tra il 5° e il 15° giorno: lochi “siero-ematici”, più chiari e di consistenza filante;
- dalla terza settimana: lochi “cremosi”, giallo-biancastri e densi.
È importante controllare aspetto e intensità dei lochi e consultare il ginecologo laddove compaia un sanguinamento molto forte (emorragia), se sono già trascorse due settimane dal parto, oppure se risultano maleodoranti o presentano coaguli piuttosto voluminosi.
Fonti / Bibliografia
- Post parto: i sintomi e i disturbi più comuni - Humanitas San Pio XIl post parto è un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti: emotivi, nella vita personale e familiare e anche fisici.