Il quinto giorno post parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 13/01/2015

Se la mamma ha subito il taglio cesareo, la convalescenza in ospedale presenta qualche disturbo in più. Il ritorno a casa, salvo complicazioni, avviene dal quinto-sesto giorno

Dimissioni dall’ospedale sicure per mamma e bebè

Le dimissioni dopo il cesareo

Il taglio cesareo consiste, infatti, in una vera e propria operazione chirurgica. In genere, i fastidi che si presentano dopo il cesareo (come nausea, dolore all’addome e difficoltà a camminare) si risolvono dopo 3/4 giorni dal parto e la mamma, trascorso questo periodo, può tornare a casa. Prima delle dimissioni dall’ospedale, alla neomamma viene effettuata una scrupolosa visita di controllo, nella quale si valutano le generali condizioni fisiche e l’andamento della cicatrizzazione della ferita addominale. La mamma dovrà rientrare in ospedale dopo qualche giorno per farsi togliere i punti dalla ferita (se i punti non sono riassorbibili, i quali non richiedono asportazione). In altri casi, se la ripresa fisica della mamma dopo l’intervento del cesareo, è lenta e faticosa, i medici possono decidere di trattenere in ospedale la neomamma più a lungo e, durante la convalescenza, trascorsi i giorni necessari alla cicatrizzazione del taglio, le verranno tolti anche i punti.

Le lochiazioni cambiano aspetto

Le perdite di sangue dalla vagina, simili alle mestruazioni, compaiono subito dopo il parto e sono inizialmente di colore rosso vivo. Dopo qualche giorno, si fanno più rosate, meno abbondanti e proseguiranno ancora per 2/3 settimane. Una volta tornata a casa, la mamma deve continuare a seguire una corretta e scrupolosa igiene intima, usando detergenti delicati e gli assorbenti, da cambiare spesso durante la giornata. Le parti intime sono più esposte in questo periodo a irritazioni e infezioni, in quanto gli ormoni durante la gravidanza hanno indebolito l’efficacia della flora batterica della mucosa vaginale e l’utero è ancora dilatato, quindi più “ricettivo” a batteri e germi. In genere, le lochiazioni non provocano particolari fastidi e si risolvono da sole. Occorre rivolgersi al ginecologo se si avverte forte dolore al basso addome, se i lochi hanno un odore intenso, se il sanguinamento è troppo abbondante e se si ha la febbre. In presenza di questi sintomi è probabile che sia in corso un’infezione che va affrontata tempestivamente.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Scarso aumento di peso in gravidanza: ci si deve preoccupare?

17/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Se gli esami del sangue sono buoni, il feto cresce bene, la gestante non manifesta alcun sintomo allarmante non c'è ragione di preoccuparsi in caso di aumento di peso modesto.   »

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti