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La stitichezza è un disturbo comune, non solo durante la gravidanza, ma anche nel periodo post parto a causa di un’alimentazione scarsa di fibre, dei cambiamenti ormonali e di una ridotta attività fisica.
Anche il ritorno dell’utero alle dimensioni normali può riflettersi sulla peristalsi, l’attività contrattile dell’intestino necessaria all’evacuazione. Bastano però alcuni accorgimenti per risolvere il problema, primo tra tutti una corretta alimentazione, ricca di fibre e di alimenti che favoriscono il transito intestinale.
Non bisogna poi trascurare una buona idratazione, più che mai necessaria se si allatta, e un po’ di movimento fisico. Tra i rimedi veloci, inoltre, ci sono anche degli integratori pronti come ad esempio quello a base di fibra di psillo, da prendere preferibilmente dopo aver consultato il proprio medico. Ecco alcuni utili consigli della Dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza.
Rimedi veloci e utili
Ci sono alcuni rimedi utili e veloci per contrastare la stitichezza post parto: sicuramente un’alimentazione corretta e ricca di fibre, una buona idratazione e un po’ di attività fisica, anche una semplice passeggiata di buon passo.
“Eventualmente ci sono anche integratori già pronti, ad esempio a base di fibra di psillo, che si possono prendere al mattino a digiuno – spiega la Dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza – Ovviamente bisogna sempre fare attenzione: se è una stipsi ostinata bisogna chiedere il parere del proprio medico curante. Io in genere sconsiglio di usare lassativi, che vanno ad infiammare molto e ad irritare l’intestino. Ovviamente è importante assecondare anche lo stimolo: questa è una domanda che faccio spesso alle pazienti, se riescono a scaricarsi nel loro orario, perché comunque l’intestino ha comunque una memoria e a volte per esigenze pratiche si trattiene lo stimolo e questo porta a stipsi, gonfiore e disturbi vari. Attezione a ciò che si mangia: anche nel periodo post parto la dieta deve sempre essere improntata ad una alimentazione corretta nel suo complesso. Un buon apporto di fibra ogni giorno, idratazione e movimento aiutano a prevenire e a migliorare la stipsi post parto”.
Gli alimenti contro la stitichezza
Una buona alimentazione, ricca di fibre e di alimenti sani, è la migliore alleata contro la stipsi, anche nel periodo post parto.
“Sicuramente l’alimentazione aiuta – afferma la Dottoressa Boscaro – bisognerebbe introdurre una fonte di proteine ad ogni pasto per evitare carenze e una fonte di fibre ad ogni pasto, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Io consiglio sempre di bere a sufficienza durante tutto il periodo della gravidanza e fino alla fine dell’allattamento, arrivando anche a consumare due litri, due litri e mezzo di liquidi entro l’ultimo trimestre di gravidanza, se si allatta anche tre litri di acqua al giorno. Spesso viene considerato un elemento non così importante oppure non si riesce ad arrivare ad idratarsi correttamente. L’acqua è invece un elemento fondamentale, che influenza la formazione delle feci, quindi la disidratazione può essere una concausa della stitichezza post parto. Quando si allatta, inoltre, si usano molti liquidi per produrre il latte e se non si beve a sufficienza la disidratazione può incentivare la stipsi”.
Tra gli alimenti da preferire per combattere la stitichezza post parto ci sono quindi:
- frutta e verdura ricche di fibre, che aumentano la morbidezza e il volume delle feci, favorendo lo stimolo alla defecazione e accelerando la motilità intestinale
- latticini, come ad esempio lo yogurt, che aumentano il grado di acidità intestinale. La maggiore acidità, infatti, promuove l’efficienza della flora batterica intestinale necessaria alla salute dell’apparato gastrointestinale e, di conseguenza, la corretta evacuazione.
Sarebbero invece da limitare gli alimenti astringenti come ad esempio more, mirtilli, fichi d’india, ribes neri, limone, tè e cacao. Il limone, in particolare, andrebbe sostituito con l’aceto di mele.
Non bisogna, poi, esagerare con il sale, che attira a sé una grande quantità di acqua, lasciando all’asciutto i residui alimentari nell’intestino e le feci che ne derivano, che dunque diventano dure e difficili da espellere.
Tra i rimedi utili contro la stitichezza c’è anche quello di insaporire i piatti con le erbe aromatiche: hanno azione antifermentativa, stimolano la produzione di saliva e la motilità intestinale.
“Sicuramente – prosegue la Dottoressa Chiara Boscaro – un rimedio importante è inserire delle fibre, almeno 30 grammi al giorno al netto. Ciò vuol dire che bisogna inserire a pranzo e a cena almeno 200 grammi tra frutta e verdura, quindi sicuramente sempre almeno un contorno e un frutto di stagione. Se magari non si riescono a mangiare le verdure si possono inserire dei legumi, che sono comunque delle fonti di proteine vegetali che danno già una certa quota di fibre.
Anche a colazione si può inserire della frutta, quindi una porzione a cui aggiungere dei cereali. La frutta fresca aiuta maggiormente, scegliendo quella più ricca di fibre, quindi magari i kiwi, le prugne, le susine; la frutta ben lavata con la buccia aiuta anche a scaricarsi meglio, quindi semplicemente anche le pere o le mele e altri tipi di frutta non sbucciata ma ben lavata aiutano molto. Tra la verdura sicuramente è da preferire la verdura a foglia larga, quindi gli spinaci, le biete, i broccoli, i cavolfiori, l’insalata e le zucchine, soprattutto se si tratta di verdure cotte, lessate oppure al vapore.
E poi anche una buona qualità di olio, un olio extravergine di oliva è importante. Tra i cerali integrali ricordo che sono più impattanti l’avena, il pane integrale, l’orzo, il farro, la crusca.
Sicuramente è un aiuto inserire anche dei semi di lino, anche interi da sbriciolare nello yogurt o nel kefir, che aiutano l’azione del microbiota intestinale. Si possono consumare ad esempio due cucchiai di semi di lino, circa 20 grammi, da sbriciolare nello yogurt oppure usati per fare un decotto la sera da filtrare e bere al mattino, sempre a digiuno”.
Le cause e la prevenzione
“La stipsi post parto è un disturbo molto comune incentivato proprio dalla gravidanza – spiega la Dottoressa Boscaro – quindi di per sé già il peso che grava sull’intestino causa dei cambiamenti; ci sono poi cambiamenti ormonali che influenzano la peristalsi. Spesso, inoltre, la stitichezza post parto comincia già da un’alimentazione non corretta in gravidanza, che prosegue spesso nel periodo successivo. Quindi sicuramente le cause principali sono la carenza di fibre, oltre ai cambiamenti ormonali, con il progesterone che va a rallentare la motilità intestinale, e una ridotta attività motoria: magari si tende a camminare e a muoversi di meno, ma il movimento influenza molto la motilità intestinale, quindi la carenza di movimento quotidiano può dare un po’ di stipsi. Spesso anche un’integrazione con il ferro può causare stipsi”.
Quando preoccuparsi
La stitichezza post parto è un disturbo tutt’altro che raro e generalmente non desta preoccupazioni: bastano di solito poche settimane e qualche semplice accorgimento perché il problema si risolva spontaneamente. È bene però consultare il medico se la stitichezza persiste per molti giorni, se è severa e se è associata a dolore addominale, perdita di peso, nausea e vomito importanti.
In copertina foto di RDNE Stock project da Pexels
In breve
La stipsi post parto è dovuta ai cambiamenti ormonali: si tratta di un disturbo comune, ma una buona alimentazione e qualche accorgimento possono contrastarlo in maniera efficace