Attività fisica riduce ansia e depressione da pandemia

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 27/04/2021 Aggiornato il 27/04/2021

Le persone che durante il lockdown hanno continuato a praticare attività fisica hanno sofferto in misura minore di disagi psicologici, come ansia e depressione

Attività fisica riduce ansia e depressione da pandemia

Ormai non ci sono più dubbi: l’attività fisica è una vera e propria alleata non solo della salute dell’organismo, ma anche dello stato psicoemotivo. A dirlo sono gli esperti e centinaia di studi. Uno degli ultimi ha indagato l’impatto della pratica motoria sull’ansia e la depressione legate alla pandemia di Covid-19, scoprendo che il movimento è un grandissimo toccasana anche da questo punto di vista.

Lo studio italiano  su quasi 20.000 persone

 La ricerca che ha confermato come l’attività fisica possa essere utile per prevenire e contrastare l’ansia e la depressione nel particolare momento storico che stiamo vivendo è stato condotto da un’équipe di ricercatori italiani, coordinata dall’Università di Pisa, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One . Ha coinvolto complessivamente 18.120 persone. Nello specifico si trattava di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle università di Pisa, Firenze, Torino, Genova e Messina.

Gli autori hanno invitato i volontari a compilare un sondaggio online riguardante le abitudini e lo stile di vita adottati durante il lockdown del 2020. Non solo. Alcune domande avevano lo scopo di indagare sull’eventuale disagio psicologico() avvertito, mentre altre erano tese a raccogliere informazioni sulla condizione sociale ed economica dei partecipanti. Lo scopo era capire se la pratica di un’attività fisica si associasse a rischi minori di sviluppare ansia e depressione.  

I risultati della ricerca

Analizzando tutti i dati raccolti, gli esperti hanno scoperto che, durante il lockdown, a sperimentare con maggiore frequenza livelli elevati di ansia o depressione sono stati gli studenti, le persone con basso reddito e i soggetti che avevano smesso di fare attività fisica.

Gli autori hanno poi diviso i partecipanti in più gruppi a seconda dell’abitudine o meno di fare attività fisica. Hanno così notato che rispetto a coloro che erano inattivi anche prima della pandemia, le persone che hanno interrotto l’esercizio fisico durante il lockdown hanno avuto un rischio maggiore del 50% di ansia e depressione, mentre in quelle che sono riuscite a praticare con continuità attività fisica si è registrato un rischio ridotto del 20%.

Gli esperti hanno concluso che se, durante i mesi di chiusura dello scorso anno le persone avessero potuto continuare a praticare attività fisica ai livelli di sempre, fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione si sarebbero potuti evitare.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

L’attività fisica fa bene a cuore, ossa, circolazione, polmoni e muscoli. Ed è altrettanto benefica a livello psicologico: favorisce la produzione degli ormoni del buon umore, rilassa, aumenta l’autostima e migliora il rapporto con il proprio corpo.

 

Fonti / Bibliografia

  • Psychological distress in the academic population and its association with socio-demographic and lifestyle characteristics during COVID-19 pandemic lockdown: Results from a large multicenter Italian studyMeasures implemented in many countries to contain the COVID-19 pandemic resulted in a change in lifestyle with unpredictable consequences on physical and mental health. We aimed at identifying the variables associated with psychological distress during the lockdown between April and May 2020 in the Italian academic population. We conducted a multicenter cross-sectional online survey (IO CONTO 2020) within five Italian universities. Among about 240,000 individuals invited to participate through institutional communications, 18 120 filled the questionnaire. Psychological distress was measured by the self-administered Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS). The covariates collected included demographic and lifestyle characteristics, trust in government, doctors and scientists. Associations of covariates with influenza-like symptoms or positive COVID-19 test and with psychological distress were assessed by multiple regression models at the local level; a meta-analysis of the results ...
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti