Cervello delle donne: dopo la maternità si adegua al cambiamento

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 04/09/2019 Aggiornato il 06/09/2019

Dopo la maternità non si è più come prima... a cominciare dal cervello

Cervello delle donne: dopo la maternità si adegua al cambiamento

L’esperienza della maternità modifica alcune aree del cervello delle donne per prepararle al difficile ruolo di mamma. È quanto appurato da uno studio dell’Università Autonoma di Barcellona e dell’Istituto Hospital del Mar di ricerche mediche, in collaborazione con la clinica IVI di Barcellona. I ricercatori, mettendo a confronto le immagini della risonanza magnetica di 25 donne prima e dopo il parto (alcune sottoposte a trattamenti di fertilità, altre rimaste incinte in modo naturale) e altre 20 non incinte, hanno dimostrato come la maternità provochi alterazioni durature nella struttura cerebrale finalizzate a migliorare la capacità della madre di relazionarsi con il neonato.

Materia grigia ridotta

Dallo studio, che voleva dimostrare che la maternità modifica il cervello delle donne, sono emersi cambiamenti nel volume della materia grigia in aree specifiche della corteccia temporale e prefrontale, deputate alle interazioni sociali e alle emozioni: parte di queste regioni si attiva quando la donna guarda il bebè. In particolare, la riduzione della materia grigia si evidenzia in tutte le donne incinte studiate: questo cambiamento è dovuto ai processi biologici della gravidanza e non ai mutamenti relativi alla nascita del bebè, fenomeni che possono sperimentare anche i padri. Probabilmente, suggeriscono gli esperti, la maternità modifica il cervello delle donne anche dopo un’adozione, perché questo evento comporta cambiamenti simili a quelli della maternità “fisiologica”.

Il cervello si “riprogramma”

Si tratterebbe quindi di una sorta di “ristrutturazione” del cervello con finalità adattive, per aumentare la sensibilità della madre a rilevare, per esempio, lo stato emotivo del bambino. Nel campione non sono state trovate invece evidenze del fatto che la gravidanza provochi modifiche nella memoria né in altre funzioni intellettive. Lo studio fornisce dunque indicazioni fondamentali riguardo le basi neurali della maternità, della salute mentale nel periodo perinatale e della plasticità del cervello.

 

 

 
 
 

da sapere!

In futuro, se i risultati della ricerca fossero confermati, potrebbe essere possibile prevedere, sulla base di questi fattori, il grado di legame della madre con il neonato dopo il parto.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

DNA fetale o amniocentesi a 42 anni?

20/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Le linee guida europee, seguite anche in Italia, sono chiare: prima di pensare al DNA fetale o all'amniocentesi è indicato (e importantissimo) sottoporsi al test combinato o Bi-test.  »

Ipercheratosi emersa dal pap test

11/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

L'ipercheratosi è l'aumento della componente cheratinica della parete cellulare. Se viene evidenziata dal pap test richiede di ripetere l'indagine dopo sei mesi.  »

Tosse terribile, che nessun farmaco lenisce, in un bimbo di 5 anni

16/08/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La scuola di Trieste ha descritto ed etichettato più di vent'anni fa una manifestazione tipica dell'età pediatrica, fino ad allora non catalogata e poi battezzato con l'acronimo SIRT, che sta per Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse. Si tratta di un disturbo che oggettivamente dà tanta...  »

Fai la tua domanda agli specialisti